Devo ammettere che mi aspettavo un pochino di più, dato che il libro è magnifico. Però, nonostante la lunghezza e alcune parti lievemente lente, io credo sia un film ottimo. Le scenografie sono spettacolari, così come la fotografia e i costumi. Bellissime anche le attrici.
Nonostante il gran battage su questa pellicola non ero molto convinto. In genere un bel libro non è quasi mai il preludio di un buon film, ma questa volta mi sono dovuto ricredere. Pelicola ben girata, delicata e armonica. Attori capaci e sapientemente diretti. Curato, dalla fotografia alla scenografia. Pur trattando di un periodo temporale non certamente breve, riesce a pennellare con maestria, con tratti a volte più marcati, descrivendo, con non comune sapienza, sentimenti e senzazioni che giungono sempre puntuali allo spettatore. Non cade nella trappola del malinconico e negativo "amore" , ma riesce, al contrario, a rendere reale un sogno anche a chi, scetticamente, non credeva fosse possibile...
Consigliato anche a chi deve ancora leggere il libro....
Un film che col passar del tempo si apprezza sempre di più. Capisco chi lo giudica noioso perchè più volte nella prima ora viene voglia di chiudere tutto e andare a fare qualcosa di meglio. Chi resiste comunque alla fine resta soddisfatto. Questo film infatti perderebbe di significato se non avesse un ritmo lento. Gli attori, la fotografia e la musica sono ottimi. Non scende mai nella volgarità. Rivoluzionario e controcorrente il finale. Non si conclude, come accade sempre in questo tipo di film, con il solito prevedibile e banale finale tragico che lo avrebbe reso veramente un tradizionale e insulso polpettone, ma un lieto fine a sorpresa che impreziosice tutta l'opera. Scelta coraggiosa che certo chi vuole che ogni cosa venga sempre ingrigita da dolore, tristezza e pessimismo non avrà gradita.
E' uno spreco di risorse, di attori di conclamata bravura, di fotografia e paesaggi fascinosi, in un contesto noioso, poco mordente, incomprensibile per la nostra cultura. Geisha: a metà fra artista e prostituta; anni di sacrificio ed applicazioni alle arti della danza e della musica per poi vendere la verginità al migliore offerente, e di ciò farne un vanto. Un girovagare attorno al nulla per aspirare ad un amore che se non fosse stato mentalmente occidentalizzato, avrebbe infine perduto a causa di alcune scelte dettate dalla sopravvivenza e magari inevitabili per una geisha. Ma non è la nostra cultura, per fortuna. Scommetto che il libro è molto più profondo del film.
Per la prossima edizione degli Oscar ci saranno molte statuette per questo film, un grande film,come non ne vedevo da tempo.
Vorrei scommettere per almeno cinque Oscar:
miglior film, migliore regia, migliore attrice protagonista, migliore attrice non protagonista e migliore fotografia.
Nell'attesa della notte degli Oscar,leggerò il romanzo da cui è stato tratto il film, quattrocento pagine, già tradotte in trentadue lingue.