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Crash - Contatto fisico

Opinioni presenti: 208
Media Voto: Media Voto: 8 (8/10)

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Crash, la distanza che ci separa dagli altri

(10/10) Voto 10di 10

Un affresco decisamente realistico degli usa (e non solo) un paese multietnico, in cui però le comunità non sono integrate, ma organizzate in ghetti. ogni comunità si fronteggia l'un l'altra, bianchi contro neri, neri contro bianchi, asiatici contro ispanici, ispanici contro arabi ecc..ma alla fine questa è una rappresentazione universale della stupidità umana. una lotta in cui vincono i pregiudizi, l'odio, la paura verso il diverso, la discriminazione verso le altre etnie, etnie e non razze, in quanto noi tutti gialli, bianchi, neri, rossi facciamo parte di un'unica razza umana, ma sembra che questo concetto sia troppo difficile da comprendere. il regista è stato molto abile, in quanto, come ho letto in un'opinione, ha fatto "un'accozzaglia di luoghi comuni", ma a mio parere, l'ha fatta in un modo intelligente, ovvero per dimostrare quanto quei luoghi comuni e pregiudizi siano stupidi, retrogradi e sbagliati, e non portano a nulla di buono. essi aumentano l'odio e la paura, alimentando un circolo vizioso in cui tutti sparano a tutti, perchè pregiudizi come "il nero è un delinquente", come "l'arabo è un terrorista", "il cinese è malvagio", "l'ispanico è un truffatore", offuscano la ragione, la coscienza e il buon senso. concordo, nell'accusa a questa america pistolera, dove tutti possono avere il porto d'armi, e appena sentono un rumore sospetto sparano, ma chissà a chi sparano, magari ad un innocente. tutti hanno paura di tutti, ma insomma se tutti ci comportassimo meglio, se ci fosse più solidarietà, comprensione,rispetto verso l'altro, non ci sarebbe ragione di avere paura.



Desy, 18 anni, Milano (MI).




gran bel film!!!

(8/10) Voto 8di 10

paul haggis oltre a sceneggiare (million dollar baby) sa anche dirigere grandi film... Un film che nn cade mai nel banale e che tratta temi toccanti e difficili come il razzismo e il pregiudizio in maniera semplice e lineare dove non perdi mai il filo della storia(forse all'inizio è un pò difficile da capire).... la regia è quasi perfetta e le musiche spettacolari (il tema centrale, quello della carrellata delle varie storie è molto toccante)... Da vedere e rivedere... capolavoro!! ma quasi....



Paolo, 24 anni, Olbia (SS).




Perfetto

(10/10) Voto 10di 10

Il miglior film prodotto negli ultimi decenni. I temi toccati sono tanti, dall'indifferenza al pregiudizio, dal razzismo alla violenza. Chi ha dato 1 non ha capito assolutamente nulle di quello che il film vuole trasmettere. Un'immagine della società odierna come poterebbe esserla una qualsiasi metropoli del nostro secolo. Tutti chiusi in se stessi per paura del prossimo, schiavi dei nostri pregiudizi razziali e culturali. Un film perfetto con personaggi indovinati per ogni singolo ruolo. Musiche fantastiche, ambientazioni indovinate e attori di prim'ordine. La scena del persiano (non arabo) che "spara" alla bambina da sola vale 10. Un film da non perdere assolutamente. E da tenere nella videoteca personale per riguardarlo e provare ogni volta nuove emozioni. 10 e lode.



Enrico, 42 anni, Berna (Svizzera) (estero).




Da brividi..

(10/10) Voto 10di 10

Uno dei migliori film degli ultimi anni. Merita un voto altissimo perchè ti coinvolge e ti rende partecipe alle vite dei personaggi. Già solo per lo shock ke mi ha provocato la scena dell'arabo che spara alla bambina questo film vale 10. Da vedere.



Roman, 23 anni, Buenos Aires.




Domanda

(9/10) Voto 9di 10

Mi sono sempre domandato che tipo di problema potesse essere "un film lento". Credo nessuno...forse per affrontare temi cosi profondi occorre essere "lenti". Per poter capire spesso l'unico modo è riflettere, rallentare, perfino fermarsi se necessario. Se non si capisce questo probabilmente non si è capito nulla del film (della vita?) e di ciò che vuole dire; se non si è capito questo è perfino inutile parlare di moralismi. Forse qualcuno si dovrebbe domandare se ha capito realmente fino in fondo il film. Davvero un piccolo capolavoro.



Nicola, 28 anni, Firenze.





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