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Crash - Contatto fisico

Opinioni presenti: 208
Media Voto: Media Voto: 8 (8/10)

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molto toccante.

(8/10) Voto 8di 10

Bellissimo!!! Un intreccio di storie, emozioni, personaggi, tutto per farci riflettere su quanto sia facile giudicare per stereotipi...il mondo di oggi E' uno stereotipo...bisognerebbe andare oltre, e questo film ci aiuta a riflettere, e pensare...Molto toccante, bravissimi tutti gli attori, bellissime le storie, geniali gli intrecci. Un film da vedere....andate oltre la trama scritta sulla copertina del dvd....un film all'apparenza dal tema pesante,può rivelarsi invece un bellissimo film!!! Consigliato!!!!



Mary, 26 anni, Ancona.




bello

(9/10) Voto 9di 10

interessante la costruzione della storia e splendidi i personaggi



Saverio, 24 anni, Aosta (AO).




Davvero bello.

(8/10) Voto 8di 10

Mi ha dato un'ottima impressione. Il migliore aspetto del film è sicuramente la regia che rende in maniera superba il perfetto intreccio delle varie storie. Un applauso quindi a P. Haggis. Il cast si dimostra all'altezza delle richieste anche se non è proprio grandioso. Buona anche la trama e la trattazione del razzismo. La pellicola purtroppo non è esente da difetti: qualche particolare rimane inspiegabile e il finale mi è parso piuttosto irreale. Per il resto è comunque consigliatissimo.



Lorenzo, 20 anni, Arconate (MI).




Tutti siamo intolleranti verso il diverso

(8/10) Voto 8di 10

Per raccontare la mia esperienza su questo film ho pensato di scrivere una storiella semplice che mi è stata raccontata dopo aver visto il film: un vecchio arabo, residente a chicago da più di quarant’anni, vuole piantare delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato un lavoro troppo pesante per la sua veneranda età. il suo unico figlio, ahmed, sta studiando in francia. il vecchio manda una e-mail a suo figlio spiegandogli il problema: "caro ahmed, sono molto triste perché non posso piantare patate nel mio giardino quest’anno. sono troppo vecchio per arare la terra. se tu fossi qui tutti i miei problemi sarebbero risolti. so che tu dissoderesti la terra e scaveresti per me. ti voglio bene. tuo padre”. il giorno dopo il vecchio riceve una e-mail di risposta da suo figlio: "caro papà, per tutto l’oro del mondo non toccare la terra del giardino! lì è dove ho nascosto ciò che tu sai… ti voglio bene anch’io. ahmed”. alle quattro della mattina seguente arrivano la polizia, gli agenti dell’fbi, quelli della cia, la swat, i rangers, i marines, steven segal, arnold scharzenegger e i massimi esponenti del pentagono che rivoltano il giardino come un guanto, cercando materiale per costruire bombe, antrace o qualsiasi altra cosa. non trovando nulla, se ne vanno con le pive nel sacco … lo stesso giorno l’uomo riceve una e-mail dal figlio: "caro papà, sicuramente la terra adesso è pronta per piantare le patate. questo è il meglio che ho potuto fare date le circostanze. ti voglio bene. ahmed”. --- vedendo il film ho voluto pensare che fosse tutto una esasperazione della realtà...ma temo che non sia poi un racconto così distante dalla realtà. consiglio di vederlo a tutti coloro che non cercano da un film scene spettacolari, effetti speciali e finale a sorpresa....ma è un film per coloro che voglio entrare in uno spaccato di vita...che per quanto strano possa essere è solo vita.



Tiziana, 29 anni, Ascoli Piceno.




il dramma di vivere

(8/10) Voto 8di 10

Il film mette in luce, in modo tutt'altro che banale, un tema che dovrebbe stare a cuore a chiunque: il pregiudizio. Pregiudizi ne ha la bella e viziata moglie wasp del procuratore; il bullo nero di periferia che ha mal interpretato Malcom X; l'iraniano proprietario di un negozio (anche se esasperato da una società che non gli da la possibilità di emanciparsi);il poliziotto con il padre malato. La forza del film è che non si danno giudizi di merito moralistici sul pregiudizio, ma si esplica l'oggettiva realtà delle cose: essi portano ad errori madornali, seppur (per fortuna!)non sempre tragici come nel caso della recluta che uccide il fratello-teppista del poliziotto nero (che tra l'altro aveva chiesto di essere separato dal razzista Matt Dillon). Sullo sfondo una società malata, quella americana e occidentale, troppo presa dalla corsa al guadagno per potersi fermare a vedere chi ha calpestato. Ma non solo per questi motivi il film merita una buona votazione; le storie sono intrecciate "blandamente" fra loro in modo convincente e soprattutto la trama scorre benissimo nonostante i continui cambiamenti di fronte. Colonna sonora (elemento fondamentale, come scrivo sempre nelle mie recensioni)e recitazione piena di pathos danno il giusto tocco finale.



Franco, 31 anni, Assisi (PG).





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