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Grizzly Man

Opinioni presenti: 7
Media Voto: Media Voto: 7.5 (7.5/10)

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Bello ed enigmatico

(10/10) Voto 10di 10

Il documentario è molto bello xè ci parla in maniera chiara e diretta, molte utili testimonianze per far luce su un personaggio di cui molti ignoravano l'esistenza. Il suo fine di ergersi a paladino degli orsi a volte si perde nei discorsi strampalati e in scene dubbiose (la natura fa il suo corso: l'apre muore, la volpe viene uccisa ecc...inutile chiedersi il xè). Tra lui e gli orsi alla fine non nasce nessun rapporto anche se li chiama per nome, invece le volpi meno pericolose ma altrerttanto in pericolo diventano sue amiche. Cmq ottimo prodotto.



Pierluigi, 27 anni, San giovanni in croce (CR).




Scegliere

(10/10) Voto 10di 10

Un film-documentario molto bello,Herzog ci regala una testimonianza e una storia interessante, coinvolgente e che fa discutere.E questa è una delle cose più importanti del film:far riflettere,far pensare,giudicare,capire. Herzog non giudica però,lo lascia fare allo spettatore,si limita a fornire elementi per farlo e al massimo esprime alcuni suoi dubbi,alcune sue preoccupazioni. Le scelte di Timothy sono appunto opinabili,rischiose ma anche coraggiose e per lui fondamentali. E' evidente che vivere così a contatto con orsi sia pericoloso ma x Grizzly man ciò fa parte della vita che ha scelto,ne è consapevole e ha preferito evidentemente morire così piuttosto che di alcool,di overdose o di depressione. Possiamo noi condannarlo totalmente? a mio parere no,il rischio c'era e si è concretizzato ma finche ha vissuto lo ha fatto vivendo come più amava e provando emozioni che noi non proveremo mai. Inoltre è stato fra gli orsi per 13 anni,un tempo enorme,statisticamente è molto più facile morire per un incidente d'auto. Sul fatto che ha trascinato nella sua fine anche la compagna il discorso si fa più serio e complesso ma anche lei aveva un cervello e una possibilità di scegliere,sarà stata consapevole dei pericoli e avrebbe potuto fare diversamente. Io non voglio ammirare in toto Timothy,riconosco solo il diritto alle sue scelte,liberamente,io non l'avrei mai fatto ma non vedo perchè lui,se così voleva,non avrebe dovuto farlo. un ottimo film comunque.



Piero, 32 anni, Vicenza (VI).




Un'altra folle passione

(8/10) Voto 8di 10

Stupende immagini ed un personaggio che più “herzog-iano” non si può.



Andrea, 49 anni, Bolzano.




La ricerca di se stessi

(8/10) Voto 8di 10

Amante degli orsi...loro protettore...niente di ciò. A parer mio Timothy Tredweel cercava sè stesso. Il suo passato tra alcool e droga era in contrasto con il cosidetto "sogno americano" con cui era cresciuto a Long Island. Timothy cercava se stesso e lo faceva con passione e con amore. Aveva il coraggio di avvicinare un grizzly, lo stesso animale che lo ha ammazzato. La cosa che Timothy non aveva capito è che un orso, a differenza dell'uomo, non ragiona è mosso dall'istinto, e come tale non può essere controllato. Peccato che sia morto...ma forse ci ha girato intorno troppo tempo. Addio Grizzly man



Marco, 24 anni, Foggia (FG).




Molto bello

(8/10) Voto 8di 10

Grizzly Man è un documentario che racconta della triste vicenda di Timothy Treadwell un ecologista-attivista, fondatore del movimento GrizzlyPeople, talmente "innamorato" degli orsi dell'Alaska, al punto di desiderare di viverci insieme e trasformarsi in uno di loro e di morire tra loro, lontano dalla realtà di una società che rifiuta e che lo ha rifiutato. Il destino tragico e beffardo ha voluto che Tim venisse ucciso, insieme alla sua ragazza, nonchè aiutante, proprio da uno degli orsi che tanto amava. Herzog non perde l'occasione di riproporre il travagliato rapporto uomo-natura ed in questa occasione lo fa montando i filmati girati dallo stesso Treadwell insieme ad interviste e riflessioni personali. Con la sua voce fuoricampo ci racconta Treadwell e la sua storia, soffermandosi a commentare solo gli aspetti registici del lavoro del naturalista, lasciando quelli tragici, umani, morali o spirituali direttamente ai documenti audiovisivi lasciatici dal protagonista: "...nonostante tutto ciò che Timothy poteva scorgere negli occhi di quegli orsi, io, da mero regista, non ci vedevo altro che lo sguardo vuoto di una creatura affamata..." Nonostante il protagonista del film fosse da molti criticato per il suo modo d'agire scriteriato ed inopportuno, Herzog si mantiene imparziale, non giudica. Lo lascia fare allo spettatore. Lascia che a raccontarci le cose siano lo stesso Timothy, le sue amiche volpi, le lande ventilate e selvagge abitate dagli enormi Grizzly. Molto bello.



Beefheart, 33 anni, Novara.





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