Non sono un fan di Nanni Moretti, ma quando ho visto questo film ho gridato subito al capolavoro assoluto. Perchè? E' un film che contiene tutto, il riso e il pianto allo stesso tempo, giocato su un uso sapiente e centellinato della parola e su una regia che regala momenti indimenticabili allo spettatore (la scena dell'avvicinamento in vespa a Ostia, sul luogo dove è stato ucciso Pasolini, con la musica di Keith Jarrett, è una delle più belle della storia del cinema, quasi sembra presa dal miglior Truffaut). E vogliamo parlare del coraggio di Moretti di mettersi finalmente in gioco, senza alter ego o pseudonimi? Un film maturo, essenziale, giocato un mirabile equilibrio tra immagini, dialoghi e musica e di una profondità sconcertante. Il miglior film di Moretti in assoluto
sottoscrivo pienamente, dire che è un bel film è riduttivo ...musica,immagini e sensazioni si fondono con un potere evocativo fortissimo.
bellissima la parte dedicata a pasolini...per capire quello che nanni ha voluto dire è sufficiente il numero di opinioni su questo film presenti qua dentro...
Mi sono accorto di non averlo recensito. Già sono un morettiano doc, ma questo film è così intenso che piace anche a chi non lo è. E chi è contro Moretti per partito preso (nel vero senso del termine) non lo guarda nemmeno, ma chi lo è lo vede non può che confermarne la bellezza.
Un film che è un "non film", nel senso che stravolge tutte le regole classiche della narrazione filmica. Moretti è protagonista e narratore, il Moretti attore si fonde con quello della vita comune, in un turbinio di immagini e riflessioni che a tratti somigliano a degli aforismi.
Bellissimo e potentemente espressivo.
Su tutte, l'idea della "città come insieme di case", la ricerca della tranquillità che dipende ben poco dal luogo ma dallo stato d'animo interiore (Gerardo fugge da Alicudi a gambe levate), la tendenza dei medici (e dell'uomo in generale) a parlare più che ascoltare!
Azzeccate e significative anche le musiche.
...a me Moretti non é simpatico, poi lo stimo per il suo impegno politico, ma molto meno come regista....il film ha i suoi bei spunti non c'é che dire, però mi ha dato continuamente la sensazione di voler battere sempre sullo stesso tasto in ogni singolo episodio...per esempio é carina l'idea degli adulti esasperati alle cabine telefoniche che tentano invano di farsi passare i genitori dai figli, però spunti del genere sono pochi perché per il resto devo purtroppo evidenziare una sottile tendenza all'autocelebrazione da parte del nostro; quella voglia di fare vedere come si é "di sinistra" senza conformarsi....la voglia di schierarsi con la minoranza "a priori"....non so magari ho male interpretato..sono anche riuscito a sorridere a tratti, però sta di fatto che é già il secondo film di Moretti che vedo e continuo a pensare che sia un pò sopravvalutato come regista...