Non posso credere a quello che vedo..... dei 9 e dei 10 assegnati a questo film!!!!!!
Va bene che il primo ha già qualche annetto, ma voi avete proprio la memoria corta, come i protagonsti di questa stron..ta!!!!
Cominciamo subito:
1 - A dir poco odiosa la bionda protagonista: dal primo al'ultimo minuto sa tutto lei. Capisce la relazione tra le lettere, presagisce addirittura che non deve fidasi del nero!!!!!!! Sa dei trabocchetti delle stanze subito dopo essersi svegliata e senza averne visto ancora uno!!!!!!!!!! Fino alla fine ho sperato che crepasse...
2 - Scelta a dir poco ridicola e irreale del ragazzo, che decide praticamente di suicidarsi entrando nel cubo, solo per salvare una sconosciuta di cui si è invaghito... e poi, fuori dal cubo era un genio: una volta dentro diventa un cogl..ne...
3 - A parte il fatto di far vedere il personale addetto al funzionamento del cubo, il film non apporta assolutamente nulla al film originale. Solito scarpone lanciato come cavia, soliti caratteri (prima erano i numeri) ad indicare la strada fra le stanze, soliti attriti fra gli sventurati...
4 - In generale, il film non ha carisma. Rispetto al primo, serio, cupo, adulto direi, questo cubo 0 mi trasmette un senso di puerilità.
5 - I personaggi, a parte lo zoppo, che è l'unica nota positiva del film, sono piattissimi.
Può bastare?????????????
Il voto che darei al film sta già scritto nel titolo, ma visto che non si può, devo regalare un 1.
Dopo il primo, bellissimo, "The Cube" (angoscioso, visionario ed, a tratti, imprevedibile) ero rimasto francamente deluso dal secondo "Hypercube", un film chiaramente realizzato per sfruttare sino in fondo il discreto successo del primo episodio ma con una trama scialba, per nulla originale e del tutto prevedibile. Ero quindi piuttosto sospettoso mentre mi apprestavo a dare uno sguardo a questo terzo episodio della serie; e dopo la visione ho ricevuto una volta in più la conferma di ciò che ho sempre pensato: meglio un film "very low budget" diretto da un regista appena discreto (E. Barbarasch) ma messo in condizione di lavorare senza condizionamenti, piuttosto che una pellicola dotata di maggiori mezzi (come appunto "Hypercube") ma nella quale lo staff tecnico sia tenuto a costruire una trama stereotipata ed orientata al facile piacere dell'azione violenta e del thrilling "da soprassalto", senza porre minima attenzione ai significati ed all'originalità della storia. Ciò che mi ha personalmente affascinato di più è il racconto del meccanismo con cui una società corrotta e nella quale i "potenti" dettino legge, riesca a condizionare coloro che per essa agiscono (nel film, i tecnici addetti alla gestione del "Cubo") fino a far compiere loro dei gesti orribili di cui neanche comprendono il motivo ma dei quali riescono facilmente a scaricare la responsabilità su superiori che neanche hanno mai visto in faccia (il massimo della spersonalizzazione nei rapporti umani!). Il risultato finale è una riflessione piuttosto ironica sulla società attuale, sulle trappole che essa appronta per coloro che non seguono i suoi schemi, e sugli ingranaggi che essa muove. La prova degli attori è poco più che accettabile (il punto forte del film è soprattutto il soggetto). Una sorpresa!
Dopo un primo capitolo davvero bello e un secondo capitolo molto godibile e comunque affascinante, ho finalmente visto l'ultimo capitolo della triologia.
Si nota subito una regia decisamente inferiore rispetto agli altri capitoli e in generale si ha per tutto il film la sensazione di un prodotto dal budget ristretto e mal sfruttato (anche il primo film era low budget, ma con risultati decisamente superiori...).
Il vero errore del film è che cerca di dare una motivazione all'esistenza del cubo, un dietro le quinte che non serve e anzi elimina totalmente il fascino dei film precedenti.
Il vero orrore del primo film era legato proprio alla mancanza di risposte e quelle che arrivano grazie a Cube Zero sono decisamente deludenti.
Guardatelo solo se vi capita in tv una sera in cui non sapete cosa fare...
le idee originali vengono spazzate dalle tendenze del mercato, the cube come saw- l'enigmista.....spero non arrivino a the cube 7. Il primo è un capolavoro assoluto, è l'emblema della claustrofobia, il terzo è una correzione dello scempio di hypercube!
Io nn capisco perché si insiste nel dire che il ritardato mentale del primo deve essere lo stesso del terzo... si vede che gli impiantano qualcosa, e considerando che chi c'é dietro al cubo porta avanti esperimenti delle più svariate tipologie, compresi controlli mentali a distanza mediante microchip, non vedo così strano che quello che viene impiantato nel terzo film sia un dispositivo che permette di fare conti stratosferici a mente (vedi primo film) ma che come conseguenza ha il "ritardo mentale" se così lo vogliamo chiamare. Sul resto... i gusti sono gusti... certo è che nn chiude proprio tutto, ma secondo me è ovvio che si lasciano una porta aperta per un eventuale quarto... anche perché dei primi non viene spiegato proprio tutto...
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(6/10)
