Negli anni '70 il poliziesco all'italiana era un altro grande genere affermatosi con successo popolare.Questo film è di certo quello più famoso dei tanti realizzati in quel periodo: uscito a fine agosto del '76 incassò, già nel primo week-end, proprio a Napoli, cifre miliardarie.La direzione registica è del grande Umberto Lenzi:uno dei più bravi autori del poliziesco italiano;il Sergio Leone di quel genere.Il protagonista,Maurizio Merli,interpreta un commissario di polizia trasferito da Roma a Napoli.Il suo compito è quello di combattere la feroce malavita metropolitana in generale, ma il suo primo obiettivo è afferrare "'o Generale",uno spietato e protetto boss della camorra che controlla il racket delle estorsioni.Il commissario impiega alcuni fidati agenti speciali e,utilizzando metodi violenti ma efficaci, annienta, tra inseguimenti e sparatorie, malviventi, rapinatori ed estorsori.Per incastrare il boss,invece,sarà costretto a ricorrere ad uno stratagemma.Molti di questi film venivano accusati di "fascismo",perchè il poliziotto di turno spara e ammazza in maniera arbitraria.Molti non saranno daccordo ma per me i commissari dovrebbero agire proprio come quelli che Merli rappresentava:irriducibili,rabbiosi,pronti ad annientare i criminali a colpi di sberle e revolverate.Come anche questo film ci fa vedere, i malviventi sono feroci: rubano, uccidono,sfruttano la gente onesta con violenze e ricatti,seminano morti innocenti.Come si può trattarli con i guanti bianchi?.Erano,dunque,film che si agganciavano alla realtà facendoti riflettere sulla violenza criminale di quegli anni.Un film da vedere:azione al mille per mille, tanto sangue, grandi inseguimenti(da non perdere quello dei rapinatori che con la moto attraversano via Caracciolo a gran velocità),musiche bellissime.Insomma un godibile film molto ritmato e ben realizzato.Maurizio Merli(morto d'infarto nell' '89)rimase a lungo attaccato alla figura del commissario violento ma giusto.Oggi titoli come "Napoli violenta" non sono stati ancora del tutto riscoperti.Mi auguro che tornino ad essere più considerati: sono film che non hanno nulla da invidiare al cinema poliziesco americano; hanno preso spunto da quello,ma di certo non lo hanno imitato.Lenzi fa quì sfoggio di tutte le sue migliori abilità: dà un grande taglio cinematografico-spettacolare a vicende crude di malavita e disegna con cinismo e profonda cattiveria i personaggi negativi della storia. Da sottolineare il personaggio del bambino Gennarino: quando, alla fine, per i troppi morti provocati, il commissario Betti intende mollare la sua battaglia contro il crimine, la visione di quel ragazzino, rimasto menomato fisicamente per una vendetta della camorra, lo induce a ripensarci, a restare. E noi spettatori non possiamo che condividere: i metodi del poliziotto saranno pure brutali, ma servono ad impedire che la malavita arrechi danno a persone innocenti, come Gennarino.Autentico cult.Da vedere.Che torni di nuovo il poliziesco all'italiana.
E' un film grandioso, uno dei migliori di maurizio merli, il commissario di ferro del cinema italiano, vergognosamente dimenticato!! concordo pienamente con chi ha scritto che i commissari dovrebbero fare cosi nella realtà, con certi delinquenti nn ci sono altri metodi! dovete assolutamente vederlo, lo dico soprattutto ai ragazzini che vanno matti per i film di muccino, co per le ca**ate tipo tre metri sopra il cielo, mha!! questo è il vero cinema!! onore al poliziesco all'italiana, e onore al commissario per eccellenza, il mio idolo, il piu grande...........
maurizio merli......presente!!
questo film è perfetto in tutto e per tutto: ambientazione ideale per un poliziesco, nelle stradine dei quartieri malfamati napoletani e nelle campagne circostanti la città; grande colonna sonora, a mio avviso una delle migliori dell'intero cinema italiano... diretto egregiamente dal più grande regista del poliziesco mondiale, Umberto Lenzi. Da vedere x forza!!!!