Questo film è la sintesi di tutto un mondo ipocrita, un mondo che NON vuole vedere i problemi e i bisogni degli adolescenti..Le sorelle come gli alberi si ammalano, vengono abbattute da un male inspiegabile..un male che all'apparenza non esiste ma esplode con la tragedia finale..
Mondo ipocrita di genitori che non vedono o non vogliono vedere la sofferenza di ragazze che hanno bisogno di amici, di divertirsi, di vivere..
Film molto interessante, direi davvero un capolavoro..
Studiando la storia del cinema mi riviene in mente la nuova hollywood..il mondo ipocrita, contro i giovani e i cambiamenti..basti pensare al "Il Laureato" o "Easy Rider"...figure di ragazzi ribelli e vogliosi di vivere..ma il mondo a volte è crudele, la società è cattiva..
Fare un film a partire dal romanzo di Eugenides è un'impresa tutt'altro che facile, si tratta di un libro descrittivo, a tratti metafisico, iridescente, inevitabilmente idealizzato da un gruppo di uomini che nel ricordo di un amore giovanile non possono certo essere attendibili. Malgrado tutto ciò, la pellicola è riuscita benissimo, certo, non sarà fedele al 100%, ma ogni attore calza a pennello il ruolo affidatogli, le atmosfere sono perfette così come la colonna sonora e le sorelle Lisbon paiono tanto poco umane quanto poco le vedevano i ragazzi, aggiungendo il fatto che è un po' il "film della mia adolescenza", ma che a conti fatti in circolo c'è tanto di meglio, merita un discreto 7!
Questo film l'ho visto un pò di tempo fa e devo ammettere che mi è sempre rimasto nel cuore, mi ha toccato così profondamente che ricordo di aver continuato a pensarci per giorni e giorni. e' indubbiamente un film molto duro, triste, amaro, ma penso che allo stesso tempo possa insegnare molto. Ricordo la frase finale della madre delle ragazze, che definirei raggelante:"eppure le amavo così tanto, avevano tutto" o qualcosa del genere; questo mi ha fatto riflettere su quanto molto spesso l'ignoranza ci accechi, convinti di fare la cosa migliore andiamo dritti per la nostra strada, senza chiderci cosa effettivamente ne pensa chi ci sta accanto, e che magari silenziosamente si lascia morire.
Questo film mi ha davvero emozionato, consiglio di vederlo, è davvero un otimo film, in cui traspare molto bene la depressione, la tristezza e il dolore di cinque adolescenti oppresse dalle paure e dai pregiudizzi dei genitori. Vorrei davverto complimentarmi con la regista Sofia Coppola, figlia del grandissimo Francis Ford Coppola, con tutti gli atori, in particolare con la brava Kirsten Dunst, con l'attore emergente Josh Hartenett, che in questo film ha fatto davvero un bel lavoro e con tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo fantastico film.
Cinque sorelle tormentate dall'ossessione dei genitori (la madre integralista, il padre professore di matematica con la passione per i modellini di aereoplani) nei loro riguardi decidono di suicidarsi la prima, la più giovane dopo un tentato suicidio, durante una festa si getta da una fnestra infilzandosi nelle inferriate del cancello, le sorelle devastate dalla notizia e stanche dell'ossessione dei genitori che le avevano perfino segregate in casa decidono di togliersi la vita un anno dopo in un suicidio collettivo. La storia è narrata da cinque ragazzi gli unici che realmente l'avevano amate fino all'ultimo respiro,prendendo e conservando di loro ogni minimo oggetto e particolare che potesse ricordarle,sapendo bene che la storia della famiglia Lisborn comunque non sarebbe mai stata dimenticata del tutto. Per la regia di Sofia Coppola che come successivamente sarà Marie Antoinette, un film ricco di silenzi e pieno di misteri,con Kirsten Dunst che dopo "Piccole donne" e "Jumanji" in cui era veramente una bambina la vediamo come protagonista nel ruolo di Lux,e presto diventerà l'eroina di "Spider-man" interpretando Mary-Jane,e al fianco di Julia roberts con "Mona Lisa smile".
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(7.5/10)
