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Mary

Opinioni presenti: 6
Media Voto: Media Voto: 5.5 (5.5/10)

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Profondo, non banale, intelligente

(9/10) Voto 9di 10

Mary è proprio un bel film. In un periodo dove il cristianesimo viene rappresentato in due modi diversi ma oramai inflazionati(film sui vangeli o films su teorie alternative)Mary prende posizioni forti. Un film diretto da un regista dalla fede sicuramente profonda e reale che riporta al suo senso il cristianesimo e le parole d'amore di Gesù. Un film che ci fa notare come trascuriamo spesso la bellezza dei rapporti umani e poi solo quando siamo con l'acqua alla gola lo comprendiamo e urliamo un disperato grido d'aiuto a Dio. Un film che fi fa vedere anche come la fede è anche una materia "commerciale" e molti investono sui dubbi delle persone per fare soldi. Secondo me , però, la cosa + bella di Mary è il dialogo tra Mary e il personaggio di forest whitaker là dove lui riscopre che Dio ci ama come noi amiamo i nostri figli, e forse di +. caopolavoro



Marco, 29 anni, Gradoli (VT).




Impegnativo

(6/10) Voto 6di 10

Che dire? Di certo non si tratta di un filmetto, anzi, il solito Abel Ferrara non si risparmia nel mettere in scena il difficile e faticoso travaglio interno dell'uomo dovuto ai suoi tentativi di approccio a quella fede religiosa che vacilla tra dubbio e certezza di fronte alle difficoltà della vita quotidiana. I vertiginosi conflitti esistenziali e/o teologici assalgono l'uomo, lo disorientano e, proprio come nel famosissimo "Il cattivo tenente", lo stravolgono. In questo film si tratta dell'esistenza di alcuni vangeli apocrifi (di Tommaso, di Maddalena) le cui chiavi di lettura della vita di Gesù si discostano dalla versione più classica. Basandosi su questi un regista (alterego di Ferrara?) gira l'ennesimo film su Cristo. L'opera che ne scaturisce risulta addirittura destabilizzante e suscita lo sdegno generale. In tutto questo Ferrara riesce perfettamente a coniugare il film sociale-religioso con il cinema sul cinema, Gesù con la televisione, Gerusalemme con NewYork. Purtroppo la febbrile intensità di alcuni passaggi ed una sceneggiatura un po arruffata lo rendono un po poco fruibile. Buone le interpretazioni dell'ottimo cast. Whitaker su tutti. Impegnativo.



Beefheart, 33 anni, Novara.




Colpe ed enigma

(7/10) Voto 7di 10

Se questo film ha una colpa, mi scusi l'amatissimo Abel, è soprattutto quella di accodarsi inevitabilmente alla sfilza di informazioni su vangeli apocrifi e maddalene riscoperte che ci hanno propugnato in tutte le salse dal Codice da Vinci a questa parte. Veramente non se ne può più. Ma forse la colpa, come spesso in Ferrara, è masochisticamente voluta, è peccato che merita redenzione. Un film religioso, sì. Ma un film soprattutto sull'impatto mediatico. L'ambiguità dei facitori di media alle prese con argomenti universali. Chi fa un film sulla propria fede (Gibson) forse la tradisce? Chi parla dell'innominabile forse se ne estranea? La ricerca di verità storica è ricerca di verità universale? E soprattutto si deve parlare o si deve tacere di ciò di cui non si può parlare? Il film chiede, interroga, ma nel momento in cui lo fa scopre di pretendere troppo col solo chiedere. E la "realtà" non si risolve (le vicende del film restano sospese nel finale) come l'"Enigma" non si svela. Film e metafilm, visioni su più piani, realtà cinematizzata, fenomenologia del cinema e confini sempre più fluidi, anche per me che forse guardo troppi film...



Andrea, 25 anni, Treviso.




La religione che nasce dal dolore

(2/10) Voto 2di 10

Il film di Ferrara è un calderone di tematiche più o meno religiose trattate in modo rigorosamente superficiale. Dal conflitto israelo-palestinese alla critica dello star system passando per un tradimento coniugale fino alla redenzione finale. Per fortuna soltanto 83 minuti di buona tecnica cinematografica.



Carlotta, 28 anni, Toscana (PT).




film impegnato davvero?

(1/10) Voto 1di 10

io sono uscito dal cinema con l'idea di aver visto un film brutto, banale, incapace di dire qualcosa. se poi ci si sforza si possono trovare signifati a tutto, anche a ciò che non li ha. ma io non cosiglio di vedere questo film farraginoso e per me 'impegnato' per finta



Furio, 53 anni, Trieste (TS).





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