A volte confuso, R & C si fa perdonare la presenza di una trama labile e scontata, regalandoci una serie di sketch di vita ordinaria conditi con un umorismo irriverente e una musica da anni 70.
Gli attori sono stati per me una scoperta piacevolissima: Gandolfini è superlativo, la Winslet, una maga della trasformazione, è veramente sexy.
E' bello andare a vedere un film quando di esso non si sa nulla di ciò che è stato detto o scritto da altri. Viviamo in un mondo in cui siamo bombardati di informazioni e, francamente, risulta sempre più difficile stare dietro a tutto, anche alle cose che più ci interessano. Quindi, a volte, si va avedere un film senza saperne nulla, magari lo si sceglie soltanto perchè è diretto da un regista di cui abbiamo visto precedentemente altri film.
Il film di Turturro mi ha piacevolmente sorpreso, soprattutto per il spregiudicato ritorno al "musical" (per me assolutamente inaspettato e, dunque, sorprendente: fors ese avessi saputo prima che il film era costruito con la formula musical si sarebbe attivato in me un pregiudizio che mi avrebbe impedito di vederlo. Invece, ho trovato che la storia narrata proprio grazie alla soluzioni sfrenate e surreali offerte dalla formula "musical" è diventata surreale, scoppiettante, a tratti quasi travolgente, senza mai perdere di vista la giusta dose di humour, attraverso uno scoppiettante calembour di rimandi e citazioni. La storia d'amore tra Nick e sua moglie (malgrado il "tradimento" del primo), il "tradimento" con Tula, forse legato ad un incipiente crisi della terza età in cui Nick sta per addentrarsi, la crisi familiare e il successivo recupero d'una più malinconica e profonda modalità di relazioni, si sviluppano quasi in filigrana e, attraverso l'ironia e il linguaggio surreale delle soluzioni musicali, acquistano levità senza mai scadere nel banale o nel già visto. Una parte importante del film è poi rappresentata dalle sigarette di Nick. Le sigarette - com'è nella vita di molti fumatori - scandiscono, infatti, il tempo del racconto, creano le necessarie pause di riflessione ed elaborazione interiore degli eventi. L'attore che impersona Nick, pur corpulento ed ingombrante, si muove con una grande leggerezza, rivelando di possedere la presenza scenica di quegli attori che si sono forgiati nel cinema muto.
Insomma, il film con il suo finale pensoso, assieme melanconico e lieto,lascia gli spettatori con la piacevole impressione di esser stati testimoni d'una storia fatta di sentimenti delicati e duraturi, che resistono al tempo e agli eventi burrascosi della vita.
questo film mi ha un po' svagato, a volte mi ha fatto sorridere, a volte annoiato. niente di eccezionale la storia, comica la paradossalità di certe situazioni.
non andrei a cercare definizioni di grande capolavoro e nemmeno lo eliminerei del tutto. un punteggio medio,
tra il 5 e il 6
stiano lontani da questo film le persone bigotte ed ipocrite, questo film è un capolavoro indipendentemente dalle volgarità di cui è pregno.non a caso i fratelli Cohen lo hanno prodotto ed il cast, l'ambientazione, il colore,l'ironia, le parodie,la parabola umana, tutto riconduce allo stile oscar dei Cohen.tutto è perfetto, lo stile musical, gli attori(perfetto Walken con i cosiddetti attori minori caratteristi, tutti speciali).Un film capito poco(sarà per le cosce della Winslet sui cartelloni e sul dvd?)che entrerà nella storia del cinema.10 e lode