Questo non e' cinema, miei cari pseudocritici dell'arte mancati e risoluti.Pierre Hombrebueno accosta un'opera di Barney a Kubrick definendola kubrickiana... Che grande sciocchezza... Cellulitiche islandesi, obrobrio, terremoti e tragedie... Ma state scherzando? Non ho ancora avuto il piacere di vedere drawing restraint 9 e so che me lo guardero' con gusto fino all'ultimo secondo... Le grandi opere d'arte non sono pompate dal suon di mani crepitanti e dagli applausi fiacchi che durano mezz'ora... Meditate, esseri rudi e spregevoli...
Le immagini sono strepitose, la musica si fonde perfettamente con esse attraverso dei suoni che sanno essere commoventi per la loro delicatezza, sinistri, violenti e infine capaci di trasmettere una malinconica quiete grazie alle scelte stilistiche dell'artista Bjork, unica nel panorama musicale internazionale.
Evocativo ed interessante il criptico e misurato sviluppo degli eventi attraverso simbologie simmetriche care alla mentalità muta ed ermetica dello scultore-regista.
Lo scontro che dà nome all'opera visiva vede il trionfo finale del "Drawing", della metamorfosi, della creatività incontrollata, della poesia viscerale e veracemente romantica.
In poche parole, omaggio all'amore per Bjork e al suo modo di fare arte.
soliti ragazzetti stereotipati con pseudo-informazioni come armi. il cremaster è il cremastere, purtroppo nel caso specifico si è abbassato senza più rialzarsi. questo non è un film, è spazzatura spacciata per arte. fin quando ci sarà chi confonde l'arte con la spazzatura, ci sarà posto per barney e per la pubblicità gratuita a islandesi cellulitiche. bleah. questo non è un film, e qualsiasi cosa sia, non vale niente. fine.