Cercavo in questo sito e in altri una spiegazione sul film e soprattutto sul finale, ma vedo che è cosa ardua! A me il film è piaciuto, ma arrivato alla fine, speravo che la fine non fosse proprio quella, che si concretizzasse in qualcosa di più che in due valigie lasciate nella stanza vuota della protagonista.
Così l'ho visto di nuovo, ma col medesimo esito!
Le attrici mi son piaciute tutte, soprattutto Lou Doillon nel ruolo di Judith. Direi perfetta!
Credo che il punto di forza del film siano proprio i personaggi, non ben delineati e lasciati in un alone di ambiguità. Judith è davvero pazza? Anna è davvero così ingenua? E la donna che è con loro è sincera o bugiarda?
Il film rende bene l'idea dell'immensa casa vuota, quasi "morente" e tra le cui mura si celano terribili ricordi, legati alle violenze della guerra. Ma anche Anna ha subito una terribile violenza, il cui frutto è custodito, nascosto contro ogni evidenza nel suo ventre. Lei non potrà mai mettere al mondo ed amare quel figlio. Che i fantasmi non siano altro che il frutto della sua mente, nella discesa oscura e senza ritorno di una follia allucinata? E che questi fantasmi non siano gli stessi che albergano nella mente di Judith o in quelli della bambina con le treccine a inizio film? La morale della favola (gotica) e che la vita va amata sempre e ad ogni costo? Forse è questo che Anna capisce all'ultimo momento, prima di morire, quando stringe a sé il bambino appena nato.
Queste ambientazioni (ex manicomi, ospedali psichiatrici, case monumentali, orfanotrofi) sono sempre suggestive e le vere protagoniste dei relativi film. Qui abbiamo, inoltre, la cattiveria degli adulti nella doppia veste della direttrice e della donnona falsamente rassicurante (tzè, vatti a fidare della gente....) che commettono atrocità del tutto ingiustificate nei confronti della solita innocenza infantile puntualmente infranta e violentata. Brave le due ragazze attrici, vivace la regia, ma latente il copione che è troppo scarno nel tentativo di suscitare pathos e curiosità ma invano, e, contradditorio il finale che punisce l'unica persona che impegnata a recuperare la verità e "riportare in vita" le anime di tanti malcapitati bimbetti finisce (senza motivo) col perdere la propria (vita) e quella della creatura che ha in grembo. Conclusione: l'ondata cinematografica orientale può dare lezioni su come si genera la suspance e come si trasmette un messaggio. Ed è curioso come si sia invertito il clichè: i giapponesi hanno sempre 'imitato' gli occidentali, oggi, invece, siamo "noi" che copiamo loro (e fu l'Era del Remake). E quando non lo facciamo, facciamo queste magre figure (francesi) che meritano di essere rinchiuse, loro si, nell'Istituto abbandonato...il Saint Ange!!
un film veramente troppo strano però tutto sommato non è il peggiore della mia vita anzi forse lo è perchè è troppo angosciante però l' attrice è davvero molto bella e brava anzi tutto il cast però non mi è piaciuto affatto.. anche se il regista è davvero molto bravo.. anzi è un film strano ciao cmq nn è stato orribile
Non vedevo un film così da anni, sbalorditive le interpreti, perfetta la fotografia ,grandiosa la colonna sonora la regia ed il montaggio. A chi non è piaciuto consiglio un bel film con Chuck Norris o Steven Seagal.
Sarebbe giusto far lasciare le opinioni soltanto ai maggiorenni,una " cultura cinamtografica " che va oltre i film di Carlo Vanzina è sicuramente più idonea ai fini di una critica obiettiva.
Trailer italiano (it) per Le otto montagne (2022), un film di Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi.