Non so se Franco e gli altri detrattori de La ricreazione hanno visto lo stesso film che ho visto io. Io ho comperato per caso questo lungometraggio e ne sono stato sorpresa in positivo davvero tanto. Certo acerbo, ancora acerbo. Ma dipende ciò che si cerca, ciò che si chiede ad un film. Per me un film, come questo. che ha avuto il potere di riportarmi, prepotentemente, nelle narici l'odore dei corridoi del mio liceo e di farmi risentire indifeso, ma invincibilmente vivo come quando avevo diciassette anni, è un film che vale la pena vedere. Anche con tutte le inesattezze, gli errori, l'immaturità di un'opera prima... E mi spiace che sia stato così attaccato. A mio modesto parere ingiustamente. So che sta per uscire un nuovo film dello stesso autore e regista e credo proprio che non mi lascerò scappare l'opportunità che mi da di amare i miei ricordi e la mia capacità di ricordarli.
un medio metraggio che mi ha preso e alla cui fine sono arrivata tutto d'un fiato, esilaranti alcune battute che trainano il plot in maniera coerente e lineare, la storia che fa da fil rouge al film è intesa e coinvolgente, la fotografia è veramente ben studiata e trasmette anche ciò che le parole dei personaggi non riescono a dire. Stupende le scene marine.
L'ho visto e ne sono stato veramente colpito. Questa brillante unione tra comico e drammatico la trovo molto suggestiva e di difficile realizzazione. Certo qualche volta sembra che la trama scappi, che sia troppo difficile tenerne le fila, ma ripensando alle mie ricreazioni direi che c'è molta aderenza alla realtà. In alcuni casi sembra un documentario poetico in cui si aprono squarci di vita vera, facilmente riconoscibile. Insomma fatto bene, qualche cosa da dire sugli attori, magari. Troppa la differenza tra attori alle prime armi e quelli più preparati. E ho trovato più convincenti in questi ruoli quelli senza troppa preparazione, meno imbrigliati più sciolti.
In bocca al lupo a tutti...
Film d'esordio di Emiliano Cribari, girato a budget 0 interamente in digitale con un cast di non-professionisti. Visti gli ottimi risultati che sta avendo (è uscito nei negozi il 26 luglio 2005), la Cecchi Gori ha fatto bene a crederci... Un'ora di poesia e comicità fine, elegante. Film per certi tratti ancora acerbo, immaturo, ma che offre segnali importanti, spunti di novità contenutistica e formale da non sottovalutare. Si aprono strade per i nuovi filmakers italiani?