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Tu chiamami Peter

Opinioni presenti: 14
Media Voto: Media Voto: 8 (8/10)

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Non me l'aspettavo...

(7/10) Voto 7di 10

Non mi aspettavo che Peter Sellers avesse una simile personalità, o meglio che non avesse proprio una sua personalità, autodistruttivo, infantile, e chi più ne ha più ne metta, a volte risulta addirittura sgradevole tipo quando rompe i giocattoli al figlio, divertente la scena sull'aereo, comunque sia ottima l'interpretazione del protagonista!



Vincenzo, 21 anni, Torino.




Tu chiamami come ti pare

(9/10) Voto 9di 10

Ho noleggiato questo film in dvd quasi contro voglia, forse perchè credevo di non trovare niente di meglio, una di quelle sere che alla televisione non c'è niente di allettante (tanto per cambiare) e mi sono ritrovato a guardare uno dei film più belli usciti quest'anno.Conoscevo l'attore Peter Sellers solo per la saga della Pantera Rosa e per quella meraviglia di film che è Il Dr.Stranamore e non conoscevo affatto "l'uomo" Peter Sellers.Non immaginavo di trovarmi davanti ad una personalità cosi controversa ed immatura (vedi l'attaccamento morboso alla figura della madre e della prima moglie, figure femminili alle quali continuava ad attingere, come è tipico delle personalità immature, mai definitivamente cresciute).Non immaginavo un individuo cosi egocentrico, incapace di accettarsi in pieno, dalla personalità muliebre e schizzoide,indifferente ai figli (i quali dopo la sua morte eriditeranno la strabigliante cifra di duemila dollari pro capite)Talmente immaturo da rompere per ripicca i giocattoli del figlio dopo che questi aveva leggermente danneggiato la sua nuova auto,talmente insicuro da chiedere il parere della prima moglie prima di mettersi sul serio con Britt Ekland, talmente debole di carattere da affidarsi ad un ciarlatano veggente di lusso per chiedere consiglio su ogni cosa.Il film ha ritmo e momenti di piacevolissima visionarietà,come quando Sellers - Rush si trasforma nei personaggi con cui interagisce di volta in volta;la madre,la moglie,Blake Edwards e via dicendo.Spassosa la scena in aereo quando il protagonista "crea" il personaggio dell'ispettore Clouseau, indispettendo non poco una hostess.E' un film biografia che non bacia i piedi,che con ironia ed anche spietatezza mostra un grande attore per quello che era anche negli aspetti più discutibili.Mi veraviglia molto che un film come questo sia quasi passato inosservato da noi, se ne è parlato poco e niente e non lo meritava davvero.Geoffrey Rush è straordinario,riesce ad entrare dentro le mille facce del personaggio con una maestria da manuale, la somiglianza con il vero Sellers è incredibile.Mi chiedo se un film come questo potrebbe mai essere realizzato da noi in Italia,magari basato sulla vita di Ugo Tognazzi o Alberto Sordi,mettendo a nudo oltre alle virtù anche gli aspetti meno gradevoli e conosciuti di attori come questi.Ho seri dubbi in merito.Gran bel film e sana lezione di autentica libertà d'espressione anglosassone.



Claudio, 46 anni, Novafeltria (PS).




Peter Rush

(8/10) Voto 8di 10

questo film mostra quella parte di Peter Sellers che noi non siamo riusciti a vedere.ovviamente sono rimasto sorpreso dal carattere difficile e preoccupante di Peter.Comunque non bisogna farsi condizionare il Peter Sellers che avete sempre amato rimarrà lo stesso. gli interpreti sono incredibili:Geoffrey Rush anche non assomiglia fisicamente a Sellers è bravissimo;Charliez Theron carina e brava;Emily Watson abbastanza brava;ma soprattutto mi è piaciuto Stanley(Kubrick)Tucci un attore con molto talento. guardatelo ne vale la pena.



Michele, 15 anni, Gavirate.




Tu chiamami Peter

(8/10) Voto 8di 10

Sono rimasta un po' delusa scoprendo l'egoismo e la sregolatezza di Peter Sellers,mio grande idolo (soprattutto in:"invito a cena con delitto").Il film è certamente fatto bene ma diffamante e se Peter fosse ancora in vita il regista di Tu chiamami Peter sarebbe già stato denunciato. Credo che Peter abbia un atteggiamento infantile e, come suddetto,estremamente egoista. Infantile perchè, quando ad esempio,il figlio Michael gli segna la macchina Peter,come un vero bambino,si abbassa al livello del figlio e si vendica ma, soprattutto, si vendica disruggendogli i giochi! Inoltre il morboso affetto per la madre mi riporta a PSYCHO. Bisogna dire che Peter Sellers,come tutti gli attori comici era malato di mente. Sicuramente non mi farò condizionare,dopo aver visto Tu chiamami Peter,quando guarderò un'altro suo film:bisogna considerarlo come attore in un modo e come persona in un altro. Per il resto un film fatto bene,con bravi attori.



Caterina, 14 anni, Fdvbdc (AL).




Genio e sregolatezza

(9/10) Voto 9di 10

Da grandissimo fan di peter sellers e profondo amatore dei film da lui interpretati, devo dire di essere rimasto veramente affascinato dalla rappresentazione del peter sellers-uomo narrata in questo film. all'inizio, le inquietudini date dalla fame in continua crescita e l'importante (e soggiogante) presenza della madre-consigliera tracciano un profilo piuttosto inquietante di sellers, tanto splendido camaleonte sulla scena, quanto irrequieto (e violento) marito e padre. la storia personale dell'attore, piuttosto travagliata è costellata da un'infinita di colpi di genio misti alla consapevolezza di una superiorità artistica tanto palese quanto sbandierata senza false modestie, portano lo spettatore di questo film a innamorarsi gradualmente soprattutto del sellers-uomo, eterno peter pan pur con difetti tutt'altro che puerili. il cast è veramente degno di nota, geoffrey rush è incredibilmente somigliante all'originale e bravissimo nella sua recitazione, per così dire, a matrioska reinterpretando tantissimi momenti e volti dei film e dei personaggi che hanno reso celebre sellers in tutto il mondo. bravo il regista e piuttosto originale la rappresentazione, in alcuni momenti, delle persone più vicine a sellers come se fossero ognuna l'ennesima dei sui mille travestimenti, nell'arduo compito di dare un senso logico alle sue intemperanze e una spiegazione/giustificazione delle sue inquietudini. da vedere sicuramente



Paolo, 29 anni, Reggio Emilia.





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