Carino ma sicuramente 1 prodotto gia' visto e rivisto un sacco di volte...le scene molto banali...si sa sempre cosa andra' a succedere..nn piu' d 1 sufficienza!
Ispirato a fatti realmente accaduti, e rifacimento di un classico dell'orrore anni 70.
Amityville horror-2006, balza subito all'occhio, per la sua sfocata fotografia, e per una sceneggiatura solida e abbastanza notevole.
Il team, è praticamente lo stesso (escluso il regista) che ha lavorato all'eccellente rifacimento di Non aprite quella porta- anno 2003.
Scott Kosar riscrive dunque il soggetto di un classico, adattandolo per i palati a dir poco fini, che adesso si attingono ad andare a vedere film del genere al cinema.
Il prodotto, è angosciante al punto giusto, splendide le atmosfere gotiche dello scompartimento segreto all'interno dello scantinato.
Andrew Douglas, il regista, ci regala una pellicola da brividi, con una particolare strizzata d'occhio, al gore, particolarmente in uso, negli ultimi venti minuti.
Infine, altra nota di merito, va certamente al cast di giovani stelle, emergenti nel cinema.
Una bravissima Melissa George (già vista come villain nel serial tv: Alias 3), e un ottimo Ryan Reynolds (tra i protagonsiti di Blade: Trinity), danno vita ai coniugi Lutz, sventurata coppia amorosa, che insieme ai figli (di lei), si ritrova catapultata nell'incubo di Amityville.
Interessante la trasformazione del personaggio di Reynolds, George Lutz, che nei 90 minuti di pellicola, è un crescendo di ostilità interna, combattuto fra il bene della sua anima, e il male, proveniente dallo spirito maligno che alberga nella casa, particolarmente interessato alla sua debolezza.
La pellicola è davvero ottima, consolidata da un ottimo cast e una regia accurata, nei giusti momenti.
Michael Bay, ormai si è dedicato ai rifacimento di orrori di culto, passati.
Visti i risultati, possiamo davvero ben sperare, con il suo nuovo rifacimento che produrrà: The Hitcher.
L'orrore sta riprendendo vita...
La cosa che davvero manca a questo discreto film è l'originalità. La trama, le atmosfere e i personaggi sono tutte copie sbiadite di altri film sicuramente migliori (chi non vede nel fiacco personaggio di George un pallido riflesso dello splendido e angoscioso Jack Torrance di Shining?), ogni scena è prevedibile e sai già come andrà a finire e in che modo agirà ogni personaggio. Allora perchè 7? Perchè tutto sommato, la realizzazione ci presenta un film con la dose di tensione giusta che viene perfettamente dosata in ogni scena, giocando sul vedo-non vedo che fa sempre effetto. E la bambina, pur non riuscendo a suscitare la stessa angoscia delle gemelle dell'Overlook Hotel, è abbastanza inquietante.
Ammettiamolo, nonostante amiamo comportarci come critici duri ed inflessibili, dobbiamo piegarci ai gusti fissi dell'uomo... Se c'è la più minima possibilità che una storia fantastica e misteriosa sia veramente accaaduta, è matematico che vogliamo vedere di che si tratta. E' già accaduto con la strega di Blaire, con Non aprite quella porta...e tanti altri. Poi ci sono quelli che si rifanno a storie vere e quelli che invece ci ricamano un pò su, ma non cambia tanto, il nostro istinto è quello di informarci... La stessa cosa mi è successa con A. H. Tecnicamente il film poteva dare di più, e la storia per certi frangenti è banale, ma nell'insieme dierei che non è molto differenti da altri film horror di questo periodo.... è il periodo, dobbiamo addattarci!