Non tutti i film per quanto possano essere curiosi e carini meritano di far parte di un ipotetica "videoteca di capolavori" ma se si parla di La notte dei morti viventi tutto cambia. Questo film è tutto ciò che l'horror deve essere, ne più, ne meno! Romero realizza una pellicola in bianco e nero azzeccatissima, senza usufruire di effetti speciali (praticamente assenti) e crea un esperienza unica, da ricordare nei secoli a venire!!! La notte dei morti viventi è forse l'ipotetico film horror per eccellenza, quello che tutti i veri estimatori del genere sceglierebbero ad occhi chiusi per rappresentare al meglio questo genere cinematografico! Della trilogia è l'episodio migliore senza ombra di dubbio!! Una tensione esagerata accompagna la visione, mentre i morti si avvicinano sempre di più. Il più bel film che abbia mai visto dopo Rosemary's Baby di Polanski.
per gli appassionati questo film è imperdibile, e poi l'inizio è perfetto: la fuga della ragazza dal cimitero e la sua trasformazione, che la fa diventare una caccitrice di zombie spietata...
L'ho rivisto e riconsiderato. L'ho proposto l'anno scorso all'interno di un modulo di lezioni ai ragazzi di II media a cui insegno (previo permesso dei genitori): si trattava il racconto dell'orrore, tra un dracula e un william wilson proposti da alcune antologie. La metafora angosciante della paura del diverso in rivolta, del terrore di perdere il controllo tipico di questi tempi nuovi, dell'orrore dell'insoluto, dell'insolubile e dell'inconosciuto è motivo sufficiente per considerare il tema proposto nel film quale cruciale e fondamentale: la scarsità di mezzi con i quali è realizzato lo rendono scarno, essenziale, autentico; il valore artistico e la suggestione scaturiscono probabilmente proprio da tali presupposti. È inoltre interessantissimo il passaggio di significato dagli zombie della filmografia precedente (Halperin), cadaveri ridotti a bassa manovalanza da artifici magici o parascientifici (così vicini all'automa del Dottor Caligari, agli Epsilon del Mondo Nuovo concepito nel romanzo di Huxley), ai morti viventi romeriani, trasformatisi in icone della nostra corrotta ed immonda contemporaneità. L'idea è geniale, portatrice di un'angoscia condivisibile, ottimo esordio della trilogia e vero e proprio diapason per tutti i film del genere (che sono seguiti e che lo hanno preceduto). Ottimo film.
La notte dei morti viventi rappresenta la stupefacente pietra miliare di una sequela di brutti remakes. Da annoverare tra i più bei film horror che mai siano stati realizzati, il capolavoro di Romero lascia un segno indelebile nelle paure ancestrali di tutti. Lo strazio peggiore, ancora più devastante della vicenda stessa, è il finale: sette persone passano una notte intera a cercare di sopravvivere, e se la cava uno soltanto. Viene ucciso per sbaglio, la mattina dopo, dai tanto attesi soccorsi. L'utilizzo del bianco e nero, i fermi immagine sui titoli finali, le musiche - tanto macabre quanto azzeccate - e la speranza uccisa e non risorta, enfatizzano all'estremo il raccapriccio (Nightmare, a confronto, sembra un film di Ridolini).
Malgrado sia un film vecchissimo e in bianco e nero, é proprio questa grande pellicola che ha dato inizio a tutto, per l'interpretazione degli zombi, per le scene sanguinolente, per la suspance, per il grande coraggio di osare Romero ha creato un vero e proprio capolavoro della filmografia dell'orrore,una pietra militare destinata a rimanere nella storia.