Questo film mi ha riportato in Paradiso e non posso che consigliarlo a chi sogna un mondo molto diverso da quello che ci circonda (e che alla fine vince, ovviamente). E' fortemente sconsigliato alle donne, invece, perche'... potrebbero avere una crisi di coscienza o (più probabilmente) un attacco di bile. Il perché di tutto questo, lo lascio scoprire a chi andrà a vedere il film.
ho visto solo Ferro 3 di questo regista, ma ritengo che la Samaritana sia megliore, nonostante molti commenti siano in disaccordo con il mio. L'ho trovato un film magnifico che regala grandi emozioni (e sicuramente il merito è del talento del regista).
Lo consiglio a tutti
Sono andata al cinema aspettandomi anch'io qualcosa tipo Primavera, ... e Ferro 3. Ma appena è iniziato mi sono accorto che non era così. Kim Ki-duk in questo film raggiunge una maturità e una sintesi che negli altri film non c'era. Per questo a me è piaciuto, forse addirittura più di Ferro 3. Il finale è da brividi...
Esistono i miracoli?
io credo che un miracolo possa accadere...
in questo scambio di battute tra samaria ed il padre, il film compie il suo
gesto estremo.
kim ki duk ancora una volta dimostra di essere ben al di sopra della media e
ci regala questo stupendo dramma, ambientato a seul, dove due giovani amiche
vivono nel sogno di fare un lungo viaggio... verso l'europa.
i soldi sono pochi e le due trovano un "modo" per guadagnare facilmente.
peccato dolore strazio purificazione... il tragitto segnato da kkd e' ancora
una volta poetico, seppur decisamente meno rispetto ai toni del capolaavoro
ferro 3 e ci presenta un film fatto di cadute e risalite. la prima parte e'
tutta discendente fino a toccare il punto estremo con il suicidio di
jae-young, ecco che la risalita, con il tentativo dell'amica yeo-jin di
riscattarne la memoria, s'intreccia con la totale caduta del padre, uomo
di chiesa che pare non poter perdonare. infine nell'ultima parte la totale
salita di yeo-jin si compie definitivamente (la ragazza sembra
effettivamente riuscire a compiere miracoli) e l'uomo puo' finalmente
consegnarsi alla giustizia, risollevato, in un finale di rara bellezza.
gioia per chi ama il cinema, la regia di kkd è un tratto su un foglio che
continua a creare e sa trattenersi. il regista sceglie di "girare la camera"
di fronte alla scene sessuali ed ai suicidi, regalandoci un dramma per certi
versi pudico, nonostante il tema affrontato.
musiche dolcemente tristi.
Per la prima volta mi capita di uscire da cinema e di sentirmi assolutamente non in grado di esprimere un'opinione sul film. Sono rimasto estasiato dalle opere precedenti di Kim Ki-Duk, ma di fronte a questa pellicola mi sono sentito svuotato. A volte succede di non entrare per niente in sintonia con un film e per questo non voglio esprimere nessun tipo di giudizio. So di non avere capito nulla dell'opera, e per questo posso solo dare informazioni di tipo tecnico. Ad esempio il film è molto lento, molto riflessivo e terribilmente, profondamente triste e angosciante. Uscito dal cinema ero veramente a pezzi. Non voglio sconsigliarvelo, ma veramente non so cos'altro potrei raccontarvi...