salvatores oggi per me ha perso 1000 punti. Quo vadis baby è orribile, scene e colori piatti, trama semplice e scontatissima (ma da quanti millenni esistono gli investigatori tormentati da vicende personali, per non parlare del groviglio semplicissimo dei personaggi, manco un posto al sole è così banale) ma più che altro i dialoghi mi hanno lasciato stupefatto (in senso negativo), scena emblematica: la protagonista (il banale investigatore un po dark, solitario, tormentato citato sopra) fa irruzione nell'aula dove insegna il suo novello amato, lo fa uscire e litigano urlando in corridoio, arriva dal nulla uno studente e con faccia da scemo si intromette tra i due che litigano: "ma professore, sono venuto per la sua lezione"...vi sembra realistico???? i dialoghi e la recitazione sono più brutte de I cesaroni... senza parlare delle pseudo riprese amatoriali all'iterno del film, tutte perfette e meravigliose come se le avesse girate spilberg, o la scena in cui la protagonista scatta una foto con il cellulare mentre cammina: fotografia perfetta, non mossa e ottima messa a fuoco, tutto molto realistico, si.
Mi stupisce che salvatores abbia girato un film così brutto, ha fatto dei veri capolavori, questo di sicuro non è uno di quelli.
E' molto raro, anzi rarissimo che dal cinema italiano escano dei film di queso genere. Ormai il cinema italiano è storie d'amore e commediuole leggere, Quo Vadis, Baby? invece è un thriller vero e proprio dove si indaga su un mistero. Un pò per volta le carte vengono scoperte una ad una e il mistero si dissolve. Gli attori sono bravi e la sceneggiatura è abbastanza intensa. Verso la fine c'è spazio ad alcune citazioni. Ad Hollywood film di questo tipo se ne fanno tantissimi ogni anno, per il cinema italiano invece ce ne vorrebbero di più di questi film, soprattutto se a dirigerli sono registi bravi come G. Salvatores.
'Quo vadis, baby' è un film caratterizzato da un'ottima regia (e di ciò non ve n'erano dubbi). Ma nulla più. Lo sviluppo della trama è piuttosto sfilacciato ed anche l'interpretazione degli attori, nonostante gli sforzi, non rende giustizia ad una regia, come detto, convincente. Il problema, a mio parere, è nella sceneggiatura, piatta e senza slanci, che non consente ai protagonisti di caratterizzare a dovere i personaggi, tanto da costringerli a dialoghi spesso insulsi. Il film di per sè non è noioso, ma ahimè, non è neppure intrigante. E' un noir troppo sonnolento, si trascina soporifero fino alla fine più che scontata. Le atmosfere sono senz'altro apprezzabili, ma non sufficienti a rendere giustizia alla pellicola. Insomma, di buono c'è solo la regia, moderna ed accattivante. Ma non basta.
Non era necessario scrivere nell'introduzione che il film è diretto da Salvatores, stile indistinguibile. Si colpisce per come sembra reale quello che stia succedendo, nonostante quelche coincidenza di troppo. Il film rimane costante senza grandi accelerazioni, ma mai noioso ne banale, molto intenso. Nonlo definirei un thriller. Intrigante da cosa è tratto il titolo del film. In definitiva consiglio vivamente la visione.
Si può essere critici, ognuno ha i propri gusti ma bocciare questo film nell'era delle fiction mi sembra come offendere personalmente quel gran regista che lo dirige. Gran film regia a dir poco esaudiente nei dettagli e molto eloquace. A tratti passionale.