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La maschera di cera

Opinioni presenti: 91
Media Voto: Media Voto: 6.5 (6.5/10)

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Terribile

(2/10) Voto 2di 10

Film decisamente terribile. Iniziamo dalla partecipazione di Paris Hilton: quello che ha fatto davvero venire i brividi in questo film è la sua pessima recitazione. Lento l'inizio, scontatissimi i finti spaventi (persone che compaiono all'improvviso). Per non parlare dell'assurdità delle ferite, nonostante le quali tutti riescono tranquillamente a lottare. Infine, che senso ha avuto il tipo che ha dato il passaggio? (so cosa è stato detto alla fine, ma comunque lo trovo senza senso). Nota positiva: le persone nella chiesa e la vecchietta nella casa..e chi se lo aspettava!



ilaria, 23 anni, brescia (BS).




bello

(8/10) Voto 8di 10

bello



giovanni, 17 anni, sampirisi (BA).




un capolavoro, non c'è che dire!

(4/10) Voto 4di 10

il film si merita ben 4 stelle, sia per la trama sia per gli effetti speciali. a parte la banalità che mi sembra sia già stata sottolineata prima di me (ma dai, se io finissi con la testa in un cimitero di cervi squartati ci vorrebbero le teste di cuoio per farmi muovere di un solo millimetro, e di certo non mi farei dare un passaggio da un palese squilibrato maniaco sessuale 3 minuti dopo) gli attori sono veramente pessimi, sia come qualità recitativa (no, non mi esprimerò sulla carissima e competentissima Paris) e la sceneggiatura incarna qualsiasi stereotipo del film horror esistente sulla terra, manco il regista se li fosse andati a cercare tutti per non farne mancare nessuno nel suo film -.- l'ambientazione non era male (la scena del funerale che poi si scopre essere un falso è una delle poche valide nel film) ma le statue a mio parere sono finte come le tette della cipriani (insomma, 2 psicopatici che hanno passato la vita incerando le persone potevano anche sprecarsi un po di più con il talento) e l'ultima scena, quella dello scioglimento della casa, è palesente fatta con 3 candele e un pacchetto di fiammiferi. il film si guarda solo per i protagonisti maschili (2 bei fustacchioni, non c'è che dire) ma non mi sembra una gran motivazione in fin dei conti :|



BarbonaInside, 15 anni, Bologna (BO).




Potrebbe ma non vuole

(5/10) Voto 5di 10

Un cinque che è una media tra pregi e difetti del film. Perché sì, questo horrorino possiede anche qualche pregio interessante, peccato che banalità e stereotipi siano presenti in quantità ben maggiore, al punto da mortificare ogni buona trovata. Il problema di LMDC è infatti quello di non voler cogliere l'occasione per elevarsi sopra la media, accontentandosi di far parte della marea di teen horror costruiti a tavolino seguendo pedissequamente i cliché del genere. Gli ingredienti tipici ci sono tutti: la solita trama con gli amici in panne che cercano aiuto proprio nel covo del killer, uno sviluppo degli eventi che procede col pilota automatico, qualche brano alternative metal infilato dentro a casaccio come colonna sonora e per finire l'immancabile cast composto da bellocci presi dai telefilm, le cui capacità recitative vanno dal "non il massimo, ma vista la media..." (Chad Michael Murray) al "ma lei sarebbe un'attrice?" (Paris of course, ma non scherza nemmeno Elisha Cuthbert, che molti ricorderanno con fastidio come l'inetta Kim Bauer di 24). Ciliegina sulla torta, i personaggi, veri stereotipi da manuale: la bella quanto inutile protagonista; il di lei fidanzato che non può fare a meno di gironzolare e toccare tutto ciò che trova come un bambino dell'asilo; il di lei fratello delinquente, unico ad avere neuroni funzionanti; la fighetta bionda che passa metà tempo in reggiseno; il nero hip-hop che pensa solo a trombare e alla partita; lo sfigato che per qualche strano motivo frequenta tale gruppo di figaccioni. Insomma, tutto già visto. Invece, dopo una trentina di soporiferi minuti in cui non succede nulla, si giunge al vero teatro della vicenda, e qui inizio a pensare che forse ho sottovalutato il film: l'ambientazione è ottima e di grande effetto, sia esteticamente che concettualmente - statue di cera che forse non sono esattamente statue. E dopo alcune trovate piuttosto bastarde (l'amputazione del dito che chiedeva aiuto, un tizio che fa inconsapevolmente a pezzi un amico...), l'impressione positiva si rafforza: sì, forse LMDC può davvero dire la sua. Ma ahimè ogni bella idea è sprecata e compensata da un mare di banalità, come se il regista, accorgendosi di star uscendo dai ranghi, cercasse forzatamente di rientrare nella consuetudine. E via quindi col cellulare perso, coi fessi che si dividono, col pazzo che cartella tutti nonostante una freccia nel petto, con la protagonista che cerca di ammansire l'allegro scultore dicendogli "Tu non sei un mostro!". Insomma, è un film che coi suoi continui alti e bassi ti frega, stai per dire che è un buon prodotto e un momento dopo ti devi ricredere. L'emblema di quanto affermo sono gli ultimi minuti, in cui, subito dopo una scena d'impatto e ottimamente realizzata (il mega scioglimento), arriva un finalino scemo con dialoghi fuori luogo e "rivelazione shock" del cavolo. Voto insufficiente, ma per mancanza di ambizioni più che di potenzialità.



Claudia, 29 anni, Como.




Diverse idee poco sviluppate ma non è da buttare via

(6/10) Voto 6di 10

Non fatevi ingannare dai commenti negativi, questo film non è poi così brutto come lo descrivono. diciamo che la sufficienza la raggiunge e va bene per una serata di relax, in cui si ha solo voglia di vedere un thriller/horror senza grandi pretese. lati negativi ne ha, questo è vero, purtroppo neanche pochi a mio parere: a parte i soliti luoghi comuni di mille altri horror, la città della cera(ma soprattutto il suo museo)avrebbero dovuto essere meglio curati. solo 2 dei 6 protagonisti subiscono l' infame sorte, e secondo me questo è uno spreco per un film che si chiama "la maschera di cera" e che tratta di gente tramutata in statue da esposizione. potevano magari incrementare di più il numero delle vittime, inventarsi modi più sadici ed originali per trasformare i poveretti in belle statuine, magari inserire a sorpresa perfino qualche trappola nascosta nel misterioso museo, in attesa che lo sbadato di turno la facesse scattare. altro difetto che ho riscontrato è nel "plasmatore" deforme: a vederlo non fa affatto paura, non è angosciante, non fa ribrezzo, insomma sembra essere stato ideato(parlo del concept visivo)in quattro e quattr' otto. ultimo lato negativo grosso come una casa(ma questo non per forza deve esserlo per tutti, trattasi di una mia considerazione personale)è rappresentato dalla hilton: non capisco perchè far entrare lei nel cast degli attori, quando ci sono tanti giovani che hanno studiato recitazione e di quello vivono. questa qui, solo perchè è milionaria ed ha fatto parlare(male)di sè nel mondo, ha acquistato popolarità e si è aggiudicata la parte. cioè, è come se un disegnatore di professione, che ha compiuto diversi studi, venisse rimpiazzato da un altro per un lavoro di grafica, solo perchè quest' ultimo è in pole position nel mondo del gossip ed ha i soldi che gli escono dalle orecchie, ma a parte ciò non sa nemmeno cosa sia una matita! non lo trovo giusto. sfogo a parte, il film nella sua globalità non è poi così brutto come ho già precisato, se vi capita fateci un pensierino(ma fermatevi al noleggio, l' acquisto non ne vale la pena).



Turbato Thomas, 29 anni, Chieti (CH).





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