Scusate, ho sbagliato! questo film, "si vive solo due volte", é interpretato da sean connery nel 1967, non da roger moore. trattasi del primo film dove compare per la prima volta, in tutta la sua malvagità, il misterioso capo della "spectre", il terribile ernest stavro blofeld, interpretato qui da un donald pleasance ("phenomena", "halloween", "sotto il vestito niente") completamente calvo, con tanto di cicatrice vistosa in volto. bond é a tokyo a cercare il quartier generale della "spectre". la "spectre", infatti, si diverte a "rubare" i missili sovietici e americani usando un missile-squalo e bond deve fermarla prima che le due superpotenze si diano battaglia con i missili nucleari. lo farà con un commando di ninja agli ordini dell'agente segreto nipponico conosciuto col nome in codice di tigre, interpretato da tetsuro tamba.
quinto capitolo bondiano, inferiore ai precedenti per storia, intreccio e bond-girl. connery é stanco di essere etichettato solo come james bond e, dopo aver girato questo film anglo-nipponico, si prenderà una "vacanza" dalla serie di 4 anni, lasciando "agente 007- al servizio segreto di sua maesta'" nelle inesperte mani del modello australiano george lazemby. il successo è sempre grande, ma le ragazze giapponesi, benché carine, sono solo delle geishe se confrontate con ursula andress e le altre bond girl. otto e sono buono.
Roger moore, nel 1973, debutta in un bond-movie che sembra un film bloixploitation (cioè pieno di attori di colore). i film d'azione che vedevano in primo piano attori di colore erano molto in voga nei primi anni'70 (si pensi a pam gier, fred williamson e tamara dobson), "vivi e lascia morire" sembra proprio uno di questi, anche se non lo è. pare girato in economia, ma ha il marchio bond e la colonna sonora dei wings di paul mc cartney appiccicato addosso. voodoo, droga e tarocchi si confondono in una louisiana dei primi anni'70. la bond girl è jane seymour futura "signora del west", mentre il cattivo é l'attore yaphet kotto, che avrà successo con il primo "alien". sei, perché questo bond è meno spettacolare degli altri.
Il talento di Connery non potrebbe essere fatto vacillare neanche dal più inetto dei registi e comunque Lewis Gilbert, dopo Terence Young e Guy Hamilton, è uno dei più bravi registi di 007 e il film è indubbiamente fascinoso.
Donald Pleasence è un discreto Blofeld con un abbondante dose di cattiveria ed è proprio brutto. Mi dispiace solo per tutti i "cattivi" e i "buoni" del film che muoiono senza aver finito la loro frase come Charles Gray che rimane appeso al muro come un deficiente. Comunque uno 007
di qualità.
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(7.5/10)
