Secondo me un film, compresi quelli di fantascienza, devono essere "plausibili", relistici, possibili, per potermici immedesimare e poterlo "vivere".
Questa storia assurda del pensionato che "adotta" un lavoratore, del timido "double-face", delle spazzine che scrutano nella spazzatura, delle ragazzine super-spigliate, è stato veramente un tormento vederlo.
Peccato perché sulla storia di base secondo me ci si poteva tirare fuori un film davvero più bello.
Delicato, originale, dal ritmo non travolgente ma che tuttavia si guarda con gran piacere. La storia di più solitudini intrecciate tra di loro, raccontate con un disincanto ormai raro nel cinema. Bella anche la morale finale: non bisogna cercare di cambiare ciò che si è, perchè è impossibile, bisogna piuttosto cercare di superare i propri limiti. Bello, da vedere.
Simpatica commedia italiana dove alcuni strani personaggi intrecciano le loro storie e le loro fobie in un’unica trama molto semplice e lineare fatta di simpatiche situazioni. Di fatto l’aspetto psicologico è molto marcato e verso la fine diventa l’aspetto centrale soprattutto quando uno dei protagonisti muta… la propria personalità in quella che aveva sempre desiderato. La morale è forse che ognuno se cerca una cosa deve volerla fortemente per ottenerla, o forse più semplicemente la morale è meglio trovare qualcuno con cui stare per non rimanere soli e fare una vita infelice. Ma in questo film, tutto ciò che si racconta sarebbe triste, invece diventa molto divertente. Sicuramente è un film bello, da vedere.