Primo lungometraggio di Vittorio Moroni, questa pellicola rischiava di non poter uscire nelle sale a causa dei soliti, annosi problemi distributivi che le piccole produzioni di giovani registi, come queste, sono costrette ad affrontare in Italia. Se questo film (tra l'altro finanziato dal Ministero) non è rimasto chiuso in un cassetto, lo dobbiamo tutto al grande impegno e all'inventiva di chi ci ha creduto fortemente e ha trovato un metodo per auto-distribuire in modo indipendente la pellicola. Questo sforzo si è dimostrato una mossa azzeccata ed è da incoraggiare, perchè si tratta di un'opera prima di grande valore artistico; la storia, il rapporto tra un padre, Carlo (interpretato da un ottimo Ignazio Oliva) e la figlia adolescente Valentina (la giovane esordiente Valentina Merizzi, che colpisce per grazia e naturalezza), cresciuta senza una madre, alle prese con i dubbi e le angosce della propria età. A turbare il rapporto fragile e speciale che unisce padre e figlia, dal passato sopraggiunge una donna, la madre di Valentina (un'intensa e tormentata Valentina Carnelutti), di cui la ragazza ignora l'esistenza, tornata per riavvicinarsi alla figlia, ma presto costretta a rendersi conto che non c'è mai stato posto per lei, nè mai potrà esserci, nella vita della ragazza... sorretto da una splendida fotografia, da un'ambientazione naturalmente suggestiva come quella della Valtellina (l'esperienza di documentarista del giovane cineasta si fa notare, ma l'elemento naturale non è mai fine a se stesso, anzi si amalgama quasi magicamente a emozioni, sensazioni e stati d'animo dei protagonisti, come nella bellissima sequenza del temporale nel bosco) e da ottime interpretazioni da parte di tutti gli attori, questo film è pieno di momenti di profonda delicatezza e sensibilità, che colpiscono e affascinano lo spettatore e lo accompagnano nell'esplorazione, mai banale, mai retorica, dei rapporti interpersonali. Un film da vedere e da 'sentire'. Questi sono gli autori di cui l'Italia ha bisogno e su cui bisogna puntare. Da vedere.