Forse per essere un pò più di facile visione questo 'servizio' di Stone è stato un pò troppo tagliato e ad alcune domande rimangono più punti interrogativi che risposte. Per il resto mi è piaciuta soprattutto la successione delle domande (merito del montaggio) che non seguivano un filo logico e l'inserimento di immagini di repertorio giuste al momento giusto; ne è uscito un ritratto di questo uomo a volte malinconico ("il mio rimpianto è che alcune cose potevano essere fatte meglio"), a volte ironico, a volte duro, ma sicuramente ancora forte e carismatico anche se meno di un tempo. Per questo secondo me il film è tutto sommato riuscito, senza che la politica, che comunque inevitabilmente occupa molto spazio, sia l'unico motivo di discussione. Il fatto che questo film non sia uscito negli usa la dice lunga su quale sia la vera dittatura.
Personalmente sono soddisfatto di averlo visto. Per chi lo definisce una "pizza" c'è sempre Spiderman e Rambo da poter vedere...
Visto da chi ha toccato con mano la realta' cubana, che ha vissuto a cuba da cubana e non da turista, che ha un marito cubano sospeso dall'universita' solo perche' ha osato criticare il sig, castro il film puo' essere considerato solo superficiale e limitato.
non so se e' stato il regista che non ha fatto certe domande o sono state tagliate dal comandante castro ma la vita del popolo cubano e' ben diversa da come e' presentata nel film.
ma purtroppo i cubani il film di stone non lo potranno vedere.... come al solito.
Il film non andrebbe catalogato come documentario ma come biografia.
C'è troppa retorica e le domande di Stone, sinceramente, mi sono sembrate poco interessanti.
Interessante. A momenti lucido e disincantato, a momenti lascia sul palato l'impressione della retorica. Ma non ditemi ben fatto: un'ora emmezza di intervista a ripresa semi statica, risposte tradotte in 3 lingue in un pastiche incomprensibile. Se anche i contenuti avessero potuto presentare spunti interessanti, la forma in cui sono proposti allo spettatore finisce per logorare la sua resistenza fisica: a metà del secondo tempo mi sono guardata intorno nella sala, un quarto degli spettatori tra le braccia di morfeo! leggerò volentieri i testi di domande e risposte se questi verranno pubblicati in forma cartacea, togliendomi anche ogni dubbio su possibili tagli studiati, visionerò anche tutte le 30 ore di intervista se ci sarà la possibilità di scorrerle in un dvd. Come film è un flop.
Mi chiedo, non trovando una risposta, perchè fare un film-documentario così? Non riesco a spiegarmelo.
Leggendo la recensione del nostro caro Pietro Salvatori, mi viene da pensare che Stone non abbia mai fatto un film decente visto che questo lo giudica "il lavoro più lucido del regista newyorkese" oppure il caro Pietro è stato colto da un malore e al contempo da un mix di buonismo nostalgico.
Ero molto curioso di vedere un'intervista a Castro, dopo quelle lette e viste di Gianni Minà, un documentario cinematografico ci stava proprio.
Imbarazzante, o meglio completamente inutile. Volevate vedere un vecchiettino simpatico? apparentemente colto? innocuo? sentire qualcuno che non vi dicesse assolutamente niente? Ecco questo è il film giusto per voi.
Mai una domanda fuori posto, mai qualcuno che dicesse cose diverse da Fidel.. più che un documentario mi è sembrata un'autobiografia filmata.
Ston lascia perdere, e anche tutti voi che non avete visto la pellicola, abbandona l'idea di avvicinarti a qualcosa di simil giornalistico.
Veramente un peccato, su di un tema così affascinante, così ricco di contraddizzioni, di spunti, di complessità, di leggenda ..ec..ec.. è stato fatto il lavoro più inutile della storia!
Buona pizza a tutti!