l'inizio del film è piuttosto lento nei discorsi doppiati maluccio, surreale anche la partecipazione del bimbo di colore all' colpo. la trama e affascinante, suggestiva, la casa nera non può essere definito un film horror puro e più che altro un intreccio tra horror thriller e humour.
Il cappellaiomatto, 23 anni, San Giorgio a Cremano (NA).
Giudicato da alcuni critici americani "il miglior film di Wes Craven" The People Under the Stairs ( tradotto stupidamente in La Casa Nera) è un film che ti prende dall'inizio alla fine, toccando varie fasi : dramma sociale, racconto horror velato di ironia, parabola anticapitalistica. La vera protagonista del film è la casa, con i suoi cunicoli, passaggi, condotti di areazione e quant'altro...rare volte ho visto una scenografia più efficace. Craven si dimostra regista di razza, sempre capace di aggiungere ai suoi film qualcosa diverso, facendo scuola per i registi a venire. Ultima nota per l'utente Pasquale : le opinioni sono un diritto di tutti e ognuno è libero di avere i propri gusti. Non ti piacciono gli horror? Non li guardare...ma per favore non lanciarti in crociate bacchetone stile "mamme conservartrici d'America", con l'aggravante di andare a colpire in maniera ingiustificata un film come La Casa Nera che, a detta anche di critici cinematografici di mestiere, sta di diritto nei migliori horror del secolo scorso.
A metà strada tra il grottesco, la fiaba dark e personaggi allucinanti, speciamente quello di Everett Mcgill (che c'era gia con la tipa in "Twin Peaks")
Craven fa un bell'horror, e si muove benissimo nei cunicoli stretti e nascosti della casa.
Delirante e anche profetico (i disordini di L.A. ci sarebbero stati subito dopo), eccessivo e pieno di ironia.