A me personalmente questo film è piaciuto. anche perchè già sapevo la storia, avendo visto la commedia da cui è tratto, lo strano caso di felice c. comunque se posso fare un appunto a salemme, avrei preferito la sceneggiatura della commedia, invece nel film la narrazione è stata capovolta...
Certamente è il film più maturo di Vincenzo Salemme, un artista che, non solo per una comicità di tipo partenopeo, sta diventando un punto di riferimento per il cinema italiano.Un film maturo soprattutto perchè il suo autore ha elaborato una vicenda interessante che induce a riflettere;alla fine della visione la prima cosa che il film riesce a farti capire è che la comicità deve essere adoperata anche per criticare malinconicamente la società di oggi.Sono certo che altri lo faranno...ma per ora mi sento di tributare ciò solo a Salemme che,con questo film,ha dato un suo contributo in proposito."Le apparenze ingannano"è sicuramente la frase che racchiude il messaggio dell'intera pellicola:doppia apparenza.Da un lato, infatti, c'è la famiglia di un onesto funzionario dello Stato;una famiglia come tante altre, con i suoi problemi,specialmente finanziari.L'arrivo inaspettato,e puntuale, di considerevoli somme di denaro in casa loro li induce,fino all'ultimo, a dubitare e,solo per paura, a non spenderli per fare una bella vita.Ecco,infatti,che quando il legittimo proprietario dà loro il "permesso" di utilizzarli,la famiglia apparentemente perbene decide,pur sapendo della provenienza illecita dei soldi, di spenderli e investirli per comodi loro, fregandosene di ogni cosa.Emerge così la loro vera faccia.Dall'altro lato,invece,c'è un ex comunista ideologicamente a pezzi:l'apparente bontà delle idee politiche nelle quali credeva è morta quando lui ha saputo delle atrocità compiute dai regimi dittatoriali militari di sinistra.Convinto di essere stato ingannato per anni da una falsa propaganda politica si sente offeso e ingannato, tanto da pretendere furiosamente un risarcimento per danni morali.Salemme,dunque,ci vuol far capire che nessuna epoca storica è positiva:se la politica è falsa,e l'ideologia può essere diffusa con inganno,di certo il capitalismo(il dio-denaro)non è la soluzione migliore:perchè il troppo denaro porta fuori il peggio dalle persone,annulla obiettivi in cui credere, rende l'onesto identico al disonesto.Contribuisce negativamente anche l'epoca di arretramento culturale in cui viviamo:vedi quando Salemme,sul finale,attacca i reality-show(e ben ha fatto).Dunque un buon film,se non altro proprio per quello che insegna.Penso che sia stato poco apprezzato perchè non lo si è colto nel "segno".Lo stile di Salemme è scorrevole e grandi le sue performance trasformistiche.Due le sequenze più importanti:l'intera scena del primo incontro tra l'impiegato e Felice C. e tutto il dialogo di Felice C. che si finge inizialmente un malfattore.Un film sul mondo incomprensibile e sottosopra di oggi.Salemme si starebbe preparando per un film drammatico:ben venga,se serve a rompere l'imbecillità dilagante della comicità odierna.Unica nota:le cose dette da Salemme sul comunismo sono vere.Ma non bisogna confondere le dittature dei Paesi dell'est con il comunismo democratico di tipo italiano.Se ancora qualcuno non l'ha visto lo faccia subito.E rifletta.Rifletta.
Secondo me il miglior film di salemme, il divertimento è sempre presente e le battute mai forzate. bella la parte "centrale" del film con il discorso di salemme, fa riflettere molto, sembrava di essere al teatro. veramente ben fatto e con una interessante trama.
Abituato ai films di Salemme( soltanto delle semplici commedie comiche) questo dopo la comicita' iniziale ha un ottimo finale che fa riflettere. Salemme a teatro e' tutta un altra cosa.
E' una buona rivisitazione dell'omonima commedia napoletana da cui è tratto. Bravo soprattutto Salemme (ma questa è un'opinione personale), buone le inquadrature e abbastanza sincronizzati e comprensibili i dialoghi. Nel complesso un buon film anche se un po' scontato come finale