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Tickets

Opinioni presenti: 13
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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CHE DELUSIONE TREMENDA!!!

(4/10) Voto 4di 10

Sono un grandissimo ammiratore di Kiarastami e di Ken Loach (senza se e senza ma) e di gran parte dell'opera di Ermanno Olmi, ma il film TICKETS mi ha profondamente deluso. Bella l'idea del treno come metafora della vita, cara alla narrativa (Le train di Simenon), alla poesia (Commiato del viaggiatore cerimonioso di Caproni) al cinema (Noi due senza domani e, anche se non di un treno si tratta ma di una carrozza, Ombre rosse). Fossero state tre storie diverse forse potevo salvare qualcosa, ma questo treno partito dalla Germania e diretto a Roma fa acqua da tutte le parti. Nell'episodio di Olmi c'è un clima di angoscia e di mistero che ci riportano a Buzzati (Qualcosa era successo... Paura alla Scala..) anche se ho trovato ridicoli questi soldati, presumibilmente tedeschi, vestiti con uniformi italiane che parlano inglese, clima che sparisce d'incanto con l'arrivo del sole. Inolte il pezzo (sfortunatamente per Olmi proprio ieri ho rivisto il suo gioiellino LA COTTA) è quasi un remake quarant'anni dopo del film suddetto, ma se certe parole e certe sensazioni ci commuovono sulla bocca di un sedicenne, le stesse ci dànno disagio e fastidio in bocca ad un nonno. Carino e ben interpretato il pezzo di Kiarastami, con un'anziana signora (di cui non conosco il nome) da standing ovaton. Quanto ala parte diretta da Ken Loach il fatto di essere (almeno nella versione da me vista) parlata in dialetto scozzese senza sottotitoli mi ha impedito di capirci qualcosa (ho dovuto leggere la trama su Internet...) e quindi di apprezzarlo. Un film stilisticamente perfetto, ma... come usare la pergamena più preziosa per incartarci il pollo.



gattosilvano, 65 anni, Cormano (MI).




quante cose possono avvenire su di un treno!

(7/10) Voto 7di 10

tickets è un film ad esipodi che trova il suo trade d'union in una piccola famiglia di immigrati.tuti e tre gli episodi sono molto belli.forse il più bello è il primo, firmato da olmi, con un carlo delle piane in gran forma e una bruna valeri tedeschi più bella e sensuale che mai.nel secondo episodio l'attrice che interpreta la parte della signora scorbutica è bravissima ed esilarante è la scena dello "scambio" del telefonino.nell'ultimo episodio di ken loach ,per me che sono un gran appassionato di calcio,divertono le battute e la grande lealtà dei tifosi del celtic che vanno a roma a seguire la squadra del cuore per un match di champions league.saranno prorpio i tifosi romanisti a salvarli dall'arresto dalla polizia(ciò mi fa presumere che la due tifoserie siano gemellate).film gradevole,non molto impegnato, da vedere davanti al camino con una bella tazza di cioccolato caldo.si merita un bel 7.



Vincenzo, 29 anni, Roma (RM).




Non mi e' piaciuto, voto 4

(4/10) Voto 4di 10

mi sono addormentato dopo dodici minuti... :D:D Non ti offendere gabriele, ovviamente non mi sono addormentato, ma il film non mi e' piaciuto per niente. Molto lento ( non e' un difetto per me, adoro il lentissimo Unbreakable ) e senza attrazione o interesse ( questo e' un grosso difetto )



Carlo, 33 anni, Calcara (BO).




Lieve

(8/10) Voto 8di 10

"Tickets" è un film lieve, come ormai se ne vedono pochi. Il pubblico vuole le emozioni forti, oppure "identificarsi", e narrare tre vicende (in realtà molto più di tre: i racconti offrono sullo sfondo il dipanarsi di altri racconti) attraverso un viaggio in treno è operazione, oggi, coraggiosa. Intelligente che l'episodio più bizzarro e movimentato sia l'ultimo, a regalare sorrisi oltre che pensieri: ma la bellezza soave (come al solito) di Olmi resta lo stesso impressa (più per la commistione tra pubblico e privato che fa parte di ognuno di noi, che per l'accennata storia di amore senile). Divertente e commovente-rosa l'inserto di Loach, e come al solito ponderoso, nostalgico e dilatato (un po' troppo) quello di Kiarostami. In definitiva, non un capolavoro, ma sicuramente da vedere in qualche tiepida serata primaverile (a meno che non siate uno di quelli che iniziano a scrivere le proprie opinioni dicendo "mi sono addormentato dopo dodici minuti...").



Gabriele, 32 anni, Pisa (PI).




Originale

(9/10) Voto 9di 10

Non capisco come si possa dare voto 1 ad un film cosi bello... quei voti li riserverei a film spazzatura come quelli dei fratelli Vanzina. Comunque questo film non sarà un capolavoro, ma è un film che coinvolge piano piano, lontano dai format americani, è un film europeo, fatto di personaggi veri, autentici, nei quali tutti noi potremmo rispecchiarci. Sono storie semplici ma che coinvolgono ed emozionano. Bello !



Flavio, 30 anni, Mantova.





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