Ho appena finito di vederlo, mi ha commosso molto e mi rimarrà impresso per sempre. Eccezionali le inquadrature e la fotografia, molto bella la storia.
Se non fosse una storia vera, non crederei in quello che ho visto, lo consiglio assolutamente.
un film secco come la cima della montagna peruviana, pieno come la vista di quel meraviglioso paese che è il peru.Disperazione , amicizia, solidarietà, allucinazione di una vita che non vuole arrendersi davanti a niente.Devo dire che mi ha commosso anche per il confronto incessante tra finzione(film) e realtà (intervista ai protagonisti) che ci trasporta in quel luogo magico e terribile del crepaccio andino.
Era la prima volta che vedevo un film fatto interamente su una storia di montagna ma quel mondo surreale e crudo mi ha anche fatto presente di un cinema semplice ma efficace fatto mezzi canonici ma con altrettanta pienezzam come il siula grande.Bravi!!
Altro che Cliffangher o Vertical Limit. Non c'è paragone. Anche se è strutturato come documentario è fatto veramente bene. Non ti lascia un'attimo di fiato e anche se si sà benissimo come và a finire sin dall'inizio ti lascia con il fiato sospeso fino all'ultimo. Da vedere assolutamente.. anche per chi non è appassionato di montagna!
commovente. una storia che raccontata da chi l'ha vissuta mi avrebbe fatto lo stesso effetto. il film. un racconto, in una baita di montagna, sorseggiando un grog mentre fuori fischia il vento. c'è bisogno di racconti come questi. sono i miti moderni. l'uomo che riesce ancora a toccare l'apice. della sofferenza. della mortalità. delle debolezze umane e contemporaneamente della sua vera forza. l'abbraccio finale non è così scontato. combattere assieme, a lungo, chiamatelo cameratismo. poi il distacco, per un incidente fortuito. un crepaccio che invece della fine presenta una salvezza insperata. un buco. colmo di scelte. da solo, nel nulla, l'alpinista ferito cerca la salvezza mentre ha perso amico, speranza, lucidità, consapevolezza... Un film emozionante. Raramente mi colpiscono film che raccontano una storia. Mi viene in mente una miriade di simbolismi, apprezzo moltissimo la recenzione di Melania, lunga e poetica. Condivido. Questo film mi ha inchiodato alla sedia. Lo gustavo come un documentoario, un semplice resoconto costato quattrini. Mi ha colpito, in tre. L'avventura compressa. Il chiedersi se possibile decidere... ma seduti sulla sedia, perchè chiederselo. Sappiamo la risposta. E' possibile, vero, reale, pazzesco. Grazie.