In primo luogo vorrei dire che è possibile non apprezzare questo film anche se lo trovo al quanto improbabile, a meno che il film non venga visto da una adolescente fan di Hilary Duff che troverebbe privo d'interesse anche un film degno di lode come "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Comunque sia, pur non essendo apprezzabile da alcuni si deve riconoscere che questo sia un gran film. Ovviamente questo commento era rivolto a Maurizio, trovo veramente assurdo definire in quel modo un grande regista. A me è piaciuto molto, pieno di emozioni, intenso. Ozpetek non si smentisce e colpisce ancora.
bello,emozionante,riflessivo, pieno di valori che oggi mancano,un paio di scene un po eccessive ma che non compromettono la bellezza del film. bella la colonna sonora e la voce della ragazzina, bella la scena che ricorda il cristo.
Non ce la posso fare, Ozpetek non mi piace. E' il suo terzo film che vedo, e li trovo tutti pretenziosi, pesanti e privi di contenuti. Anche questo Cuore Sacro non fa eccezione. La trama è banalissima, una sorta di "Cantico di natale" moderno, con la novella Scrooge che si redime e diventa generosa. Il ritmo del film è insopportabilmente lento, la recitazione scadente, e quei momenti che dovrebbero essere più poetici e profondi sono invece risolti con metafore di bassa lega, a volte anche fuori contesto. Ho la netta impressione che questo regista non si voglia rendere conto dei suoi scarsi mezzi e tenti ogni volta di fare il passo più lungo della gamba. Bocciato senza riserve.
Ogni volta che assisto ad un film di Ferzan Ozpetek rimango sempre stupito ed interdetto. Il suo stile filo-moderno neorealistico sembra tanto realistico da risultare quasi falso. Questo film ha a mio avviso l'unico pregio di consacrare Barbora Bobulova come grande attrice ormai matura del cinema mondiale. Eccezionali i suoi primi piani e la metamorfosi che essa incarna interpretando questo complicato personaggio di manager in carriera che si trasforma attraverso i passi della follia in un neo San Francesco che dona tutto ai poveri.