kitano in brother risulta scontato,ripetitivo,insomma nulla di nuovo..per arrivare ai livelli di sonatine e il silenzio sul mare,dovrà lavorare parecchio!
film sorprendente x me che non avevo mai visto niente di kitano. la storia penso racconti bene l'onore che i giapponesi si portano con loro che li spinge a giocare con la loro stessa vita. unica pecca le scene di violenza sono a volte messe li da sole ma questo succede in tanti film sulla mafia.
film bellissimo, ma non all'altezza di sonatine e hana-bi dello stesso kitano, simili nel genere. C'è qualcuno che ha detto che si tratta di un filmetto, e che il padrino è molto meglio. ok che si possa preferire il film di coppola a quello di kitano, ma definirlo un filmetto...poi sono due film diversissimi, non è che siccome parlano ambedue di malavita organizzata siano così facilmente comparabili.
un ultima parola per enrico di velletri, che oltre a
non azzeccare un nome (takeshi senza "c", e poi kikujiro vorrai dire non kikuro, ma questo non è molto importante), sostiene che film come hana-bi e sonatine siano commerciali, probabilmente perchè violenti. non trovo altra spiegazione che possa portare a un simile abbaglio, un giudizio causato da imperdonabile superficialità e scarsa capacità di lettura di un testo cinematografico.
E' il secondo film di Kitano che vedo e come il primo ( Zatoichi ) mi è piaciuto molto, il film è un continuo susseguirsi di scene di assoluta calma e di estrema violenza, Aniki piuttosto che piegarsi ai potenti perdendo il suo onore preferisce lottare fino alla fine, bello e amaro il finale!