come tutti, almeno penso, ho letto da ragazzo i romanzi di Jules Verne. bene, non c'è nulla in questo film del testo verniano, assolutamente. se non, purtroppo, il titolo ed i nomi dei personaggi. per me, cresciuto leggendo quei libri, è stata una delusione immensa. poi, devo ammettere che Jackie Chan è persino bravo, in certe cose, che alcune trovate fanno ridere, e che il film concede almeno di svagarsi. ma mi sembra un pò poco. e poi, io sono uno di quelli che, se vanno a vedere un film tratto da un libro, anche se non pretendono l'assoluto rispetto, vorrebbero almeno un minimo di rispetto del testo. e qui mi inc***o davvero, perchè massacrare una delle più belle storie per ragazzi per farne un baraccone è una cosa che non perdono. purtroppo, secondo me, sono soldi buttati al vento, se non si va al cinema con l'intento di passare del tempo.
film leggero con l'unica pretesa di concedere un paio d'ore di relax e divertimento allo spettatore, il quale si immerge piacevolmente nelle fantastiche e fantasiose avventure di Phileas Fogg e del sempreverde Passepartout... interpretato da un eccellente Jackie Chan, non all'altezza delle sue magiche performances di inizio anni '90, ma comunque sempre acrobaticamente eccelso (d'altronde, gli anni passano anche per lui...). Ottimi i cameo di alcuni grandi, come Owen Wilson, nei panni di uno dei fratelli Wright, della Bates nelle vesti della Regina nonchè del divertentissimo Swarzy... insomma, davvero un bel film, veloce e piacevole, divertente e strampalato. Resta, tuttavia, improponibile un confronto con l'omonimo film con protagonista David Niven, decisamente più "classico" e più aderente al testo di Giulio Verne, dal quale, tuttavia, questo film volutamente si discosta.
Il film è simpatico e leggero, nel complesso godibile, però.. è davvero al limite, perchè pieno di scene sostanzialmente sciocche. Quasi tutte funzionano, tuttavia la storia è resa molto superficiale, con trovate e gag giusto per riempire i momenti fra le varie tappe del mondo (peraltro ridotte ad una manciata appena). La parte con Schwarzenegger.. rasenta il penoso, ammettiamolo.
Questo scempio é l'ennesima dimostrazione che non si può tradurre qualsiasi libro di successo in un semplice, per non dire banale, filmetto di un paio d'ore. Un vero insulto alla grande maestria narrativa di Jules Verne.