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Ufficiale e gentiluomo

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Amore e dramma in una caserma addestramento piloti

(10/10) Voto 10di 10

La grande forza di seduzione che questo film di Taylor Hackford esercita ancora oggi è davvero impressionate. Una parabola sulla vita che ha come sfondo sociale una base di addestramento piloti. Lo sceneggiatore Douglas Day Stewart, ex membro della marina statunitense, firma un copione di ferro dove si esalta non tanto la vita militare di Zack Mayo ma la sua maturazione a uomo completo. Richard Gere è un protagonista ideale dove viene definitivamente consacrato il suo status di sex symbol grazie all’accoppiata “prestanza fisica” (già espressa in "American Gigolò) e “divisa” ed è una delle prove migliori di Gere: angosciata, sofferta e in continuo equilibrio tra la maledizione interiore del suo essere e il rapporto con il mondo esterno. Però, inutile negarlo, su tutti sventola la prova magnifica e sanguigna del bravissimo Luois Gossett Jr. che vince un azzeccato Oscar per questa sua prova straordinaria nel ruolo del sergente Emil Foley. Ufficiale e gentiluomo, che ha in se qualcosa di "Da qui all’eternità" (il rapporto difficile con i superiori, la morte dell’amico), rivoluziona e aggiorna i film sulle caserme made in Usa portandolo sopra il livello ontologico della fredda e semplice messa in scena della vita miliare pur non rinnegando gli inevitabili schematismi che film come questo devono avere nel proprio dna (linguaggio rude, corse con andamento vocale in coro dei cadetti, punizioni, prove ed esami ecc..). Zack Mayo è un giovane non ancora uomo che ha qualcosa di speciale ma che non riesce a tirare fuori per via di un alone che lo mette in svantaggio rispetto ai suoi commilitoni: la sua vita passata. Zack cresce con un padre che ha spinto la madre al suicidio e tra i vicoli di una città sporca e piena di pericoli. Una sconfitta che il giovane ha subito fin da piccolo per colpa di un destino infame. Occorre dunque fuggire, rifarsi una vita e una posizione, cercare uno spiraglio di luce per aggrapparsi ad un qualcosa che non ha mai avuto ossia la sicurezza di una famiglia. Nei rapporti con le persone si riflette il rapporto conflittuale con il padre beone e p**taniere. I veri valori Zack può riceverli nella scuola di addestramento piloti. Vuole pilotare Jet ma in realtà sta cercando il percorso della sua vita filtrato attraverso le solide leggi di una vita militare. E' il suo vero padre lo trova nel sergente Foley tanto che questi evita che si ritiri dopo il suicidio di Sid Worley. Due le scene cult: quella iniziale con Foley che accoglie le reclute a suon di "solo due cose vengono dall’Oklahoma, tori e checche, tu che sei figliolo. Bè non vedo le corna quindi devi essere una checca" e la scena in cui Foley cerca di fare ritirare Mayo dal corso dopo avere scoperto il suo contrabbando. Alla fine, umile e maturo, Zack va dalla sua operaia e se la porta via. Ora è veramente un Ufficiale e un gentiluomo e con la scena che sfuma in un bianco che quasi abbaglia sta ad indicare che un nuovo corso si è aperto nell'esistenza del protagonista.



Massimo, 32 anni, Agrigento (AG).




uno dei tanti

(6/10) Voto 6di 10

sfrutta l' immagine di richard gere ma la regia e l' idea sono due obrobri di cui è meglio privarsi. in poche parole, non vale nulla o quasi



Luca, 13 anni, Milano.




Niente di che

(4/10) Voto 4di 10

Prima di tutto Richard Gere non mi piace ne' come attore, ne' come uomo, poi il film non mi sembra nulla di particolare. E' un filmetto dal classico stile americano con stereotipi e dialoghi prevedibili. Questo film non mi ha mai convinto sebbene ho visto di peggio.



Lina, 27 anni, Taranto.




pietra miliare del cineme di tutti i tempi

(10/10) Voto 10di 10

lo ritengo il più bel film di tutta la storia del cinema mondiale. narra le vicende di un personaggio semplice che riesce, nonstante le angherie, a diventare qualcuno. la mia esperienza personale è aderente alla trama del film tanto da essermi guadagnato sul campo il soprannome, anche dai miei superiori, di mayo.



Zack, 20 anni, Usa.




1982

(6/10) Voto 6di 10

... uguale a tanti film americani? peccato che questa pellicola è del 1982... non direi quindi che la critica mossa sia particolarmente efficace! Avrei tollerato maggiormente critiche verso il lato mielenso del film, che posso piacere o meno, e a tratti dare fastidio... nel complesso un film carino e piacevole, retorico al punto giusto.............



VerbaL, 32 anni, Varese (VA).





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