Quello che avrebbe potuto essere un ottimo film di denuncia della realtà del narcotraffico con i muli mangiatori di ovuli di droga, risulta invece, purtroppo, una storiellina semi-commovente volta ad un futuro di speranza. In effetti l'impronta del reportage documentaristico che rende originale ed efficace la prima parte, via via svanisce a favore di un'evoluzione decisamente romanzesca con tanto di situazioni poco verosimili. Le attrici protagoniste offrono comunque una buona prova. Nel complesso un film sufficiente.
La bravura dell'interprete principale ed il taglio incisivo di tutta la narrazione: non posso che complimentarmi anke col regista per averci "restituito" momenti di alta emozione (o emotività)- per cui siamo rimasti quasi per tutta la visione - come ipnotizzati allo schermo.. (Nonostante l'argomento in sé stesso potesse anke non particolarmente interessarci!)
davvero un gran bel film...otima prima del regista, ottimi gli attori...era da tempo che non si vedevano bei film cosi'...non sara' un blockbuster ma un film in cui si rispecchia tutta la colombianita' e tutto il calore e la passione latina, con le sue miserie e le sue rivincite!peccato per i dialoghi nonn troppo originali...ottimo ed efficace la scelta del titolo!
anche se di breve durata,il film ha una trama interessante e non comune,non è un film che annoia,riesce a mantenere la suspance dello spettatore fino all' ultimo minuto!una colombia descritta oltre che dal punto di vista geografico,anche e sopratutto socialmente,dinamiche sociali, lavorative e affettive!penso che il regista abbia saputo ben articolare da un singolo caso(quello di maria)la realtà colombiana e newyorkese!vedetelo ne vale la pena !
... se concedere un applauso al film o ritenerlo superficiale nella sua protagonista. La regia mi pare giustamente fluida e quasi assente (concordo però sulla qualità della scena sull'aereo), mentre la protagonista mi sembra che scivoli nella tragedia senza mai mutare espressione del viso (e le lacrime in casa della sorella di Lucy non mi paiono convincenti quanto dovrebbero). Le voci italiani sono al limite del cartone animato e la Colombia sembra descritta come su un depliant turistico (musica in piazza, tequila, famiglie numerose). La tensione però c'è, innegabile, lo spettatore è sempre sul filo del rasoio e se non sapesse che manca ancora un po' alla fine della pellicola penserebbe che la vicenda sia conclusa almeno un paio di volte.