Qualcuno mi dovrebbe davvero spiegare perchè un regista di talento come Spike lee sia stato in grado di produrre un film tanto confuso e malriuscito; Probabilmente si è trattato semplicemente di un progetto troppo avventato e pretenzioso, altrimenti come spiegare la sconcertante trattazione delle tematiche sollevate dalla storia ? nei suoi precedenti capitoli cinematografici ero rimasto positivamente sorpreso proprio dalla sapiente messa in scena di situazioni e ambientazioni che ben si adattavano al contesto generale. il difetto piu' pesante che invece ho avvertito in questo film è l'incapacità di dare corpo e credibilità alle vicende che compongono la trama: appaiono sfilacciate tra loro e poco convincenti. Davvero manca un nesso, un filo logico, una continuità... E poi diciamolo chiaramente: se Spike Lee o chi ha prodotto il film era convinto di riuscire a trattare in maniera convincente di etica morale, professionale e sessuale in una volta sola, mescolando i vari aspetti in un unico pentolone, be', ahimè l'obiettivo è mancato clamorosamente. L'impressione generale è quella di un film decisamente mediocre, che solo in sporadici episodi (per lo piu' quelli ironici, forse) riesce a risollevarsi da un livello scadente e di bassa qualità, soprattutto se raffrontato con i precedenti lavori del regista.
Alcuni dicono che una grande storia vuol dire molto per un film.ma è anche vero che le più grandi intuizioni sono state bruciate da registi privi di talento, così come grandi capolavori sono venuti fuori da storie abbastanza vuote. ora in questo caso ci troviamo di fronte ad una storia stupenda, ed ad un regista tutt'altro che incapace. la tematica della corruzione, delle scelte etiche e antietiche che non si sarebbe mai pensato di fare, dell'amore per se stessi e per gli altri, il tutto incorniciato da grottesche situazioni, poteva fare di questa storia un capolavoro.solo che la commedia e il dramma si fondono continuamente ma senza armonia. e non si comprende se la chiave di lettura è volutamente ironica (e questo non vuol dire meno impegnata), oppure drammaticamente polemica, e finisce per non esserci affatto. così come non si capisce il senso della continua insistenza sulla questione degli afroamericani, che prorpio stavolta non c'entrava prorpio niente. prorpio perchè, se è vero che la storia s'incentrava sullo smascheramento del torbido potere del dio denaro, una maggiore incisività al messaggio l'avrebbe data la consapevolezza che questo è così pericoloso perchè proprio non guarda al colore della pelle, ma può travolgere chiunque con i suoi infimi giochi. perciò il caro spike sembra aver voluto per forza riproporre uno dei temi principali del suo fare cinema, ma stavolta senza motivo, in un contesto disadatto, che non solo non ne ricava nulla di più ma anzi ne viene danneggiato. comunque questo film ci regala aluni sprazzi di genialità pura(vedi i flashback sul watergate) e due minuti finali osceni (improponibile il trittico lesbo+etero+bisex). vale comunque la pena... ma nulla più.