..che inizia con la fine di una storia d'amore e finisce con l'inizio di questo amore. Il tutto trattato con sensibilità, fragilità e sentimento. Bello!
Ho visto il film con la mia ragazza, ahime' molto piu' giovane di me (io 36, lei 23). Sono divorziato e nel film ho ritrovato molti momenti del mio vissuto: la divisione dei beni davanti all'avvocato, le visite di amici quando eravamo gia' in crisi, la mia o sua assenza nei momenti topici della vita dell'altro (per fortuna non abbiamo figli), il matrimonio come momento di apparente felicita' e l'incontro con l'innamoramento. Il film e' bello con qualche momento poco riuscito, come l'"inutile" stupro di lui (mi e' sembrata una forzatura narrativa), la colonna sonora a dir poco kitsch (a parte Paolo Conte, magnifico) e la rappresentazione degli italiani burini e volgari del giochetto per turisti e delle avances da discoteca... Molto bravi gli attori e convincenti i dialoghi. P.S. Vivendo in Polonia, l'ho visto in versione originale con sottotitoli in polacco!!! Saluti>
Di Francois Ozon avevo già visto Gocce d'acqua su pietre roventi, Sotto la sabbia, 8 donne e un mistero e tutti mi sono piaciuti (ammirando soprattutto l'abilità del regista di passare facilmente da un genere all'altro). Lo stesso mi è accaduto con questo Cinqueperdue, su cui invece la critica si è nettamente divisa. A mio parere è da ammirare non solo il particolare modo di raccontare la storia (modo che crea quasi una notevole suspence), ma soprattutto l'intelligenza dei dialoghi, l'eleganza della confezione, la colonna sonora accattivante, il coinvolgimento dello spettatore in una rappresentazione della vita come molto spesso è. Ottima la prova degli attori, da un bravissimo Stéphane Freiss ai bentornati Francoise Fabian e Michael Lonsdale. Un discorso a parte per Valeria Bruni-Tedeschi, in un ruolo per lei nuovo: molto intensa e partecipata la sua prestazione, da grande attrice. Ma quando apre la bocca… Una voce non gradevole la sua ma che soprattutto è incapace di sfumature. Triste, disperata, gioiosa, spensierata… il tono è sempre lo stesso. Peccato.
L'idea del film è originale. Siccome non avevo letto niente, all'inízio ero un pò disorientato. Il film fa vedere come una relazione sentimentale si può evolvere con tutte le sue implicazioni negative e positive che ne derivano. Un esempio di copia che non funziona per vari motivi. È il primo film che ho visto di questo giovane regista francese. Saprà fare anche di meglio in futuro. Gli do un 7 di stima.
Di Ozon avevo visto 8 Donne E Un Mistero,film di tutt'altro genere.Questo Cinque Per Due analizza anzi direi viviseziona la storia di una coppia partendo dalla fine,ovvero dalla dolorosa separazione all'inizio,al momento del primo incontro.Si passa attraverso le tappe consuete ovvero il matrimonio,la nascita di un figlio,tappe che dovrebbero essere gioiose,memorabili o semplicemente naturali ed invece qui sono problematiche,dolorose,conflittuali.
L'interesse del film sta tutto nella franchezza e spietatezza del regista di mettere tutto in discussione,senza sconti o indulgenze.Lo fa con rigore e lucidità.Quasi una seduta psicanalitica dove lo spettatore assiste in un angolo e fatalmente è portato ad interrogarsi sulla propria vita affettiva come fanno i 2 protagonisti.Film estremamente moderno ed attuale.La protagonista Valeria Bruni Tedeschi nel consueto ruolo un pò problematico e con l'inconfondibile voce stridula.