Non sono daccordo con l'illustre recensore Deckard, che di bladerunneriana memoria forse dovrebbe concentrarsi su film di altro genere. Le scene sono incredibilmente naturali, e i personaggi cosí vividamente reali che a volte sembra di assistere alla visione di un filmato fatto in casa. Ho trovato molto belli i colori e le scene in cui la protagonista cerca disperatamente un equilibrio con il suo corpo e le sue naturali pulsioni, castrate dalla inevitabile incomunicabilitá della vita di coppia. La morale del film é in una frase della madre della protagonista, che riscopre la sua sessualitá nella terza etá e sputa senza vergogna sulle ceneri di un matrimonio con un uomo egoista ed alcolizzato. Forse é quello che molti uomini non vogliono comprendere o hanno paura di ammettere di non essere interessati a condividere, l'immaginario sessuale di una donna e le sue esigenze piú intime. Un segno dei tempi che, insieme all'omosessualitá dilagante grazie ad internet, nel nostro paese genera ben altri scompensi di questo innocuo e ben realizzato film.
... e questo "la moglie dell'avvocato" ne è la triste dimostrazione.
l'illusione di un film all'altezza di quanto girato da wong kar wai o kim ki-duk, giusto per citare due dei nomi più noti dell'attuale corrente orientale, vacilla sin dalle prime scene per poi concludersi in un vero e proprio naufragio cinematografico.
film più sopravvalutato degli ultimi tempi, da una critica che troppo spesso cede alle lusinghe della moda, "la moglie dell'avvocato" è un patinato pastiche che mescola maldestramente vita, amore, sesso e morte in un'insipida soap-opera, dalla trama inesistente e dalla sceneggiatura sconnessa, degna della peggior produzione televisiva.
il regista infatti, se da un lato non si preoccupa minimamente di approfondire la psicologia dei personaggi, tratteggiati solo superficialmente, dall'altro si dimostra perfino grossolano nel mettere in scena i drammi dell'esistenza, come il dolore per la morte di un figlio.
concludendo, molti hanno parlato di questo film come di un "elogio all'emancipazione femminile"... personalmente credo che ultimamente si stia assistendo soltanto ad un'asessuata emancipazione del vuoto assoluto...
Mi sorprende che non ci siano ancora opinioni su questo piccolo gioiello sudcoreano.
Il taglio è decisamente occidentale (non hollywoodiano).In certi momenti sembra di stare ad assistere ad un film francese se non fosse per gli attori coreani che sanno caratterizzare in maniera inconfondibile i loro personaggi.L'ho trovato interessante sia dal punto di vista dell'emancipazione femminile e le sue evoluzioni, sia da quello della perdita di punti di riferimento di un uomo incapace di comprendere e di adattarsi ad una nuova situazione spiazzante.Forse un esempio di come l'evoluzione dei costumi che stiamo vivendo già da tempo stia investendo anche l'oriente.Il finale è perfetto.Bravissima, come al solito Moon So-ri
I film asiatici dovrebbero essere visti in lingua originale e con sottotitoli in italiano altrimenti perdono sempre qualcosa, comunque questo doppiaggio non è certo uno dei peggiori. Consiglio di guardare bene l'inizio per non confondere la moglie con l'amante dell'avvocato dato che hanno per noi occidentali una fisionomia simile, comunque per non sbagliare quella che fà sesso è l'amante l'altra è la moglie.
Il film ha dei momenti veramente drammatici, azioni fatte in un modo veloce che rendono il momento ancora più drammatico.
Brava e molto bella l'attrice principale So-ri Moon, quasi sempre con un sorriso stampato sulla bocca, ma tutti gli attori se la cavano bene compreso il ragazzino un pò imbranato che non trovava l'entrata. Avrei forse tolto qualche gemito di troppo durante gli amplessi, altro di negativo non mi viene in mente niente.
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(6.5/10)
