L'ho visto per la prima volta stestate film diverso dal genere di albertone ma lui rimarrrà sempre un grandissimo e poi questo film è davvero stupendo e commovente!!
Principessa88, 16 anni, S.benedetto del tronto (AP).
non credo che ai botteghini abbia raggiunto un gran successo, secondo me forse perchè alla metà degli anni novanta quel tipo di cinema non si faceva più, ed è uscito in un'epoca in cui iniziavano ad avere successo film supercomputerizzati che ora vanno tanto di moda. il mitico alberto sordi non ha mai raggiunto grandi vette come regista, tranne forse per "fumo di londra", dove vinse il david come miglior attore protagonista, e per "in viaggio con papà", che ebbe uno straordinario successo di pubblico. già dal 1988 con "una botta di vita", l'italiano che sordi si è ritrovato a rappresentare è stato quello dell'anziano accantonato dalla società, e con nestore c'è riuscito molto bene, raccontando in parallelo tre vicende: quella di gaetano (sordi) che dal padrone del suo cavallo si lascia dare l'indirizzo di una casa di riposo perchè non è più giovane, poi sempre gaetano scopre che la figlia che aveva creduto ballerina di danza classica fa la spogliarellista, e quella del suo cavallo (nestore) che essendo vecchio anche lui, gaetano è costretto a portarlo al macello, ma non avendo il coraggio di condurre al patibolo il suo compagno di una vita di lavoro, inizia a vagare per roma nella disperata ricerca di una sistemazione per salvarlo dalla morte, e quando credeva di averla trovata nella casa di riposo, di notte le suore che la gestiscono lo fanno portare al macello con un camion, così gaetano e il nipote lo inseguono verso il mattatoio, ma giungono troppo tardi, ormai nestore non c'è più, e i due delusi si incamminano verso la strada, ma sentendo il trotto dell'anima di nestore, iniziano a trottare anche loro, felici di sentire la sua anima sempre con loro. il film mi è sembrato molto poco intenso in parecchie scene, tranne quella in cui il nipote giura a sè stesso e alla madre di non voler più rivedere suo nonno perchè non è riuscito a dirgli che doveva portare nestore al mattatoio, quella in cui gaetano rincontra la donna di cui da giovane era innamorato e quella finale in cui gaetano si ritrova nel mattatoio dove vengono soppresse molte bestie fino al galoppo dell'anima di nestore. l'audio lo ritengo pessimo, alcune scene sono inutilmente lunghe, e c'è poca presenza di musica a vivacizzare il film, ma l'interpretazione di sordi non si discute, riuscendo a commuovere alla fine quando incamminandosi alla fine del film tiene abbracciato a sè il nipote. le musiche del bravo piero piccioni sono belle e perfettamente atmosferiche. comunque l'ho apprezzato molto questo film, e credo che se venisse corretto dai difetti che ho citato prima, potrebbe essere apprezzato di più da tutti