non ci sono altre parole per descrivere questo piccolo capolavoro.
il film ha l'intento di rappresentare tutta la desolazione e la paura che si può provare nell'essere abbandonati in una situazione del genere e ci riesce perfettamente.
Thriller molto noioso, dove la videocamera riprende, da un certo momento in poi, solamente le due vittime nel mare aperto in preda a degli squali. Finale scontato. Purtroppo film insoddisfacente, anche se con qualche piccola dose di tensione.
Il mare ovvero la paura di ciò che è sconosciuto e imprevedibile come le sue correnti, i suoi abissi, la terra che manca sotto i piedi.
La coppia che diventa solitudine e che tradisce proprio quando il sostegno reciproco è indispensabile.
L'uomo davanti alle proprie paure peggiori. La solitudine, l'abbandono, la paura dell'ignoto, la morte.
Genialmente sconfortante trasmette ansia fino a trasformarla in angoscia e quindi in dolore. Voto 10 perchè questo film ha il suo carattere ed il suo significato da non ricercare nella pulizia stilistica. Come si fa a non capirlo?
Molto scettico nella visione (pensavo fosse la solita cretinata che sfruttava per l'ennesima volta "lo squalo" di Spielberg) e invece mi sono ricreduto. Dura neanche 80min ma riesce nell'impresa di dilatare i tempi di questa lenta agonia di due sprovveduti sub abbandonati in mezzo all'oceano dalla negligenza degli accompagnatori. Bello, toccante forse un po' troppo "lost" nei montaggi e nei piani sequenza ma son cose che secondo me si possono tralasciare. Voto 8
E`un film di una crudezza allarmante. Del resto, come raccontare una storia semplice, che deve essere normale (senza flash back o altri artifici), di due tipi qualunque in vacanza (io, voi, loro) che dimenticati in mezzo al mare (qui nei caraibi ma nella realtà in australia) aspettano un logico e normalissimo ritorno dell'imbarcazione del tour che hanno pagato insieme ad altri? Se si supera un po' la lentezza naturale di questo film “realista”, il finale è un colpo al cuore.
E' vero che lasciano perplesse alcune cose (anche se si vede un cielo a volte coperto, stare un giono intero a mollo in acque tropicali provoca almeno un'ustione al viso) ma è un film che, nella sua semplicità, e naturale basso costo, fa riflettere: come può essere così semplice e grottesco il passo verso la morte. La fotocamera ripescata nella pancia dello squalo durante i titoli di coda non fa che aumentare l'oppressione .