Sono abitualmente molto critica ed è raro che un film mi tocchi il cuore, ma questo sì...mi ha veramente colpita nel profondo. Ricordo i dossier alla Rai e su Mediaset quando fece scalpore la notizia, ma vivere con le protagoniste per due ore quei loro giorni a Theran,è stato veramente devastante, per il mio cuore sensibile. Con loro provi angoscia...piangi, abbracci..speri. Cerchi rifugio, comprensione, una sola parola di conforto, giustizia..Cerchi gli Stati Uniti, cerchi la modernità, la civiltà occidentale..ti logori, impotente. Nemmeno il divorzio può portare alla salvezza: significa rinunciare a Mathob, che a 9 anni si troverebbe già sposata, come vuole la tradizione islamica.Senza sua figlia mai..non c'è vita, non c'è America, senza di lei...La via di fuga, qualunque sia..a qualsiasi prezzo....mai la bandiera a stelle e strisce ha acquisito un valore simbolico così elevato...Bellissimo film.Occasione giusta per una sana riflessione e per avere ancora di più la consapevolezza che noi donne occidentali siamo fin troppo fortunate! Buona visione...Voto 9
Il titolo del mio commento è dovuto al fatto che questo film è stato praticamente l’unico, o almeno uno dei pochi, che mi abbia fatto piangere; è quindi per questo, e non perché esso sia stato realizzato particolarmente bene o perché gli attori siano particolarmente bravi, che gli ho attribuito un voto così alto. E’ un dramma che fa riflettere sulla diversità tra culture e sull’influenza che la società, con le sue norme etiche e i suoi valori, riveste sul singolo (mi riferisco al graduale cambiamento che il medico musulmano subisce quando fa ritorno nella sua terra d’origine). E’ la testimonianza del coraggio e dell’amore materno di una donna, che non si è rassegnata ad abbandonare la sua bambina alla sua sorte. Ma è anche una storia di solidarietà, che ci ricorda che esiste il bene e il male all’interno di ogni popolazione (faccio riferimento al grandissimo aiuto prestato alla protagonista proprio da un musulmano). Da vedere assolutamente!
film a mia opinione molto coinvolgente ed emotivo.. soprattutto perchè si tratta di una storia vera e perchè lo scenario non è cambiato. sono curiosa di leggere il libro e confrontarli. penso che non tutte le donne avrebbero avuto lo stesso coraggio e forza d'animo di betty.
Purtroppo non l'ho visto dall'inizio ma ci ho messo molto poco a immaginare quale poteva essere l'idilliaco paradiso nel quale ha vissuto la donna nel suo paese protetta dalle grandi ali della libertà.
Un film appassionante e angosciante che mette in risalto la tristezza e la crudeltà dic ui solo l'ignoranza è capace, ma ricorda nello stesso tempo quanto sia forte la determinazione e la fiducia nell'amore e la speranza in un mondo migliore. Lo consiglierei a chiunque con troppa facilità lascia aperta la porta della propria casa senza prima guardare dallo spioncino, perchè è inutile prendesri in giro e fare gli ipocriti con noi stessi, il mondo è vario e non siamo tutti uguali e non lo dobbiamo essere quindi è sempre bene valutare chi abbiamo di fronte.
È fin troppo semplice accogliere chiunque in nome della solidarietà e poi lamentarsi del comportamento scorretto e inaccettabile e meravigliarsi.
L'integrazione, di cui praticamente nessuno sa il significato ma di cui tutti parlano, non esiste e non credo esisterà mai se no diventerà un processo di reciproco scambio e confronto, non può essere solo a senso unico.
Forse è solo questo ciò di cui ci dobbiamo incolpare.
Per il resto godiamoci ogni giorno tutto ciò che ci permette la nostra cultura.
Trailer italiano (it) per Le otto montagne (2022), un film di Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi.