"Dove andiamo per il weekend? Ibiza? Noooo! Las Vegas? Noooo! Milano Marittima? Noooo! Amsterdam a farci le canne? Noooo. Idea: andiamo nel campeggio/villa/lago/hotel/manicomio/baita/lunapark/castello abbandonato, sperduto in mezzo al nulla e teatro di orrendi omicidi dei quali il colpevole non è mai stato trovato? Siiii che bella idea! La comitiva di adolescenti bellocci e variegata si mette così in cammino. Nella suddetta comitiva solitamente ci sono: il fusto e la gnocca, il drogato, l'intellettuale, il bel tenebroso, il nero burlone e spiritoso, la bruttina timida innamorata del fusto. Spesso compare anche la figura del vecchio ranger/sbirro/detective in pensione ancora tormentato dai brutali eventi passati (di solito è il penultimo a morire e lo fa sempre mentre sta indagando o per salvare qualcuno dei giovani ebeti). Il resto della trama è noto: verranno tutti sbudellati secondo un ordine ben preciso dal maniaco/mostro/killer finchè i rimanenti 2-3 decidono di contrattaccare usando un trucco/trappola/tranello che non ingannerebbe neanche mio nipote di 4 mesi ma che, apparentemente, uccide il maniaco/mostro/killer. Apparentemente... perchè (colpo di scena! Ma guarda...) nell'ultima scena il maniaco/mostro/killer salterà di nuovo fuori per continuare con la sua scia di cadaveri. Inoltre avete mai fatto caso che nei film horror cellulare, radio e computer non funzionano mai o hanno la batteria scarica? E che le auto nuove, costosissime e recentemente tagliandate finiscono in panne sempre nei pressi della tana del maniaco/mostro/killer? Questo penoso film l'ho visto alle 3 di notte perchè non riuscivo a dormire e, sinceramente, non ho visto la fine perchè appisolato. Quasi grottesca e comica la scena dove tutti volano in mezzo agli alberi senza farsi nulla. Con questa recensione potrei fare copia/incolla e metterla in tantissime altre opinioni personali presenti su questo sito perchè tanto si adatterebbe comunque. Ormai sono tutti uguali. Fine della recensione, saluti a tutti.
un horror da sabato pomeriggio, ricalcato spudoratamente sul primo e originale "Non aprite Quella Porta", ovvero "The Texas Chainsaw Massacre", con qualcosina di "Le Colline Hanno Gli Occhi" di Craven, magari meno peggio di quanto mi potessi aspettare ma comunque se guarda e si dimentica velocemente
soliti adolescenti bellocci, interpretati da attori che dimostrano per lo più 25/30 anni, che scontano i loro "peccati" secondo la morale bigotta dell'america. Muoiono infatti quelli che fanno sesso prima del matrimonio e quelli che tirano di canne. C'è una totale inverosimiglianza di molte situazioni: gente che vola per metri attraverso gli alberi e non si fa quasi nulla, che va in giro in boschi vastissimi senza bussola o attrezzature per chiamare aiuto, che fa di tutto per dividersi o infrattarsi nei posti più assurdi invece di darsela a gambe, e altri clichè del genere.
Il regista non calca neppure la mano nelle scene di violenza e torture e non si concede neanche la benchè minima divagazione erotica (che spesso non manca in film di questo tipo), rispettando i comandamenti del blockbuster per evitare censure. Anche i "colpi di scena" sono telefonatissimi per chiunque abbia un minimo di conoscenza del genere, quindi consiglierei a tutti di vedersi prima gli originali, che avevano almeno un notevole impatto rispetto ai tempi...
Non me ne voglia chi ha apprezzato questo film ma il film è onestamente brutto. A mio avviso Lorenzo (27 anni , bari) lo ha fotografato perfettamente. Una buona fotografia, una buona colonna sonora, scene che fanno sobbalzare non bastano a rendere un film godibile. Non c’è assolutamente una trama. Non si capisce assolutamente il perché di tutto ciò che succede. I Cattivi sono dei mostri deformi senza senso: non si capisce cosa siano, perché uccidano. Non cerco realismo in un horror, non dico che ogni cosa debba avere un senso o un perché, ma non si puo’ guardare un film costituito solo da un inseguimento e una fuga senza sapere ne il perché ne da cosa si stia fuggendo. Se mi si dice che è un bel film perché fa sobbalzare dalla sedia mi viene da rispondere che anche una persona che viene alle spalle e grida fortissimo in un orecchio fa sobbalzare ma se non si sa il perché l’ha fatto rimane una cosa stupida. Io lo sconsiglio ma se si ha un ora e venti da buttare, che ci si accomodi.
non capisco chi continua a criticare tutti i film horror in circolazione solo perchè non trovano nulla di nuovo nelle trame.
Un horror è cosi e basta....magari si trova ogni decennio un qualcosina che porta novità ma l'horror è questo, questo è il canovaccio, questo è il modo di costruirlo.
Questi film vanno guardati, secondo il mio modo di pensare, con occhio critico verso la fotografia, la colonna sonora, gli effetti speciali, e da questi arrivare a giudicare se è ben fatto o di seconda categoria.
Per me merita un bel 8 perchè nel genere si fa apprezzare per le caratteristiche sopra dette.
Ottima la scena del distributore che può considerarsi una citazione sia da Non Aprite Quella Porta che da Un Tranquillo Weekend di Paura (mitico il brano con banjo e chitarra).
Se la prossima volta che decideste di fare un giro nel bosco pensate bene a dove andare. Potreste trovarvi su un tavolo da macello avvolti in morbido filo spinato pronti per essere mangiati! Evidentemente il gruppo di ragazzi che si addentra in un bosco per fare una gita non ci ha pensato bene a questo particolare. Una scorciatoia sbagliata,una distrazione fatale.Così incontrano un gruppo di cannibali pronti a mangiarseli. I ragazzi fuggiranno e tra discariche d'auto e torrette in fiamme,troveranno la salvezza solo due di loro. Gustosa la persona del benzinaio ubriaco. Da vedere.
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(6/10)
