Un film coraggioso,due attori straordinari come Julia Roberts ed Albert Finney hanno reso possibile di portare sullo schermo un caso sconvolgente,realmente accaduto, rendendo ulteriore giustizia a tutte quelle persone che sono state vittime di un'ingiustizia inaccettabile.L'ho visto tantissime volte,ne posseggo il dvd,ma mi emoziona ogni volta come se fosse la prima. E'un film che resterà memorabile nella storia del cinema.
Chi dice che il Finale è scontato, non s'è informato sufficientemente per scrivere la sua opinione . . . .
Come fa ad essere scontata una Storia Vera?
Se si guardano i film non basati su fatti realmente accaduti si può.
Ma se è realmente accaduto non si può criticare il finale a meno che il regista se lo sia inventato.
E non è questo il caso, visto che i veri protagonisti della storia hanno contribuito a ricostruire i fatti.
Allora?
Per fortuna che è finita così!
di vero c'è sicuramente l'acqua avvelenata ed il rimborso da record di cui gli americani sono maestri servendosi del clamore mediatico che questo suscita, riescono a coprire con alcuni fatti isolati tutto il marciume morale e materiale che costantemente producono.
Chi meglio della roberts poteva interpretare questa solita americanata.
Per favore non mi si parli di lei come grande attrice, tutte le sue ultime interpretazioni (e non solo) sono solo sfoggi presuntuosi privi di ogni minima espressività.
Tuttavia considerando le scenografie e i bei personaggi secondari e soprattutto di averlo visto alla tv credo che la sufficenza sia meritata.
E'un bel film. Eccezionale Jiulia Roberts ma abbastanza scontato nel salvare le povere vittime dal sistema capitalistico americano,quando tutti sappiamo che e' praticamente irreale. Lo definirei un film buonista.
Steven Soderbergh ("Sesso, bugie e videotape", "Out of sight", "Traffic", "Ocean's eleven - Fate il vostro gioco", "Full Frontal", "Solaris") ha diretto, nello stile che da sempre lo contraddistingue, questo film ispirato ad una storia realmente accaduta (la vera Erin Brockovich appare nel film nei panni di una cameriera). L'argomento descritto è davvero impegnativo e scottante, quello dell'avvelenamento delle falde acquifere da parte di società senza scrupoli (argomento trattato anche nel film "A civil action" con John Travolta del 1998) e Julia Roberts, che ha vinto sia il Golden Globe che l'oscar per questa interpretazione, sostiene molto bene la sua parte di donna disperata, ma anche agguerrita e determinata al punto da non arrendersi di fronte a niente e nessuno e le fa da perfetto contraltare un veterano del calibro di Albert Finney (nomination come migliore attore non protagonista).
Una cosa è certa, gli americani amano i cosiddetti film-denuncia e Erin Brockovich è una delle tante eroine (come prima di lei lo è stata la seppur sfortunata Karen Silkwood) che hanno agito per il bene della comunità nonostante gli innumerevoli rischi e le minacce. La Roberts stravince sulla Meryl Streep (protagonista di "Silkwood") in fatto di prorompenza fisica, seno (ma sarà veramente il suo oppure è il risultato di un miracoloso push up??) e minigonne attillate ma come lei ha la determinazione necessaria per ottenere la "verità".
Il film ha conquistato anche le nomination all'oscar come miglior film, miglior regia (ma quell'anno Soderbergh ha vinto comunque (dato che è stato premiato per "Traffic") e miglior sceneggiatura originale.
In tema di “deja vu” va ricordato che la scena del bicchiere d’acqua, che viene offerto all’avvocato della società inquisita e che proviene dalla zona “avvelenata”, è identica a quella proposta proprio nel film di Travolta.