Non lasciatevi impressionare dalle critiche dei duri e puri, o dal giudizio negativo espresso dalla critica: questo Ladykillers (remake de "La signora omicidi" del 1955) ha un'impronta tipicamente e marcatamente grottesca, surreale e beffarda. Una brillante commedia-noir ben diretta dai più talentuosi fratelli che il cinema abbia mai avuto. Certo non il miglior film da loro diretto, ma nonostante tutto un prodotto di buonissimo livello.
Divertente e irriverente: sceneggiatura solida e buona direzione; cast di buon livello che sa caratterizzare alla perfezione i personaggi (come non ridere dell'eloquente Prof. Hanks o dello strambo J.K. Simmons). E poi la nonnina si fa adorare fin troppo.
Comunque il film è frizzante, genuino e irriverente. Nel complesso è ben diretto, la narrazione ha il giusto ritmo e molte scene si fanno apprezzare per lo huomor sopraffino. Da sottolinerare la sequenzialità ciclica del film: una serie di eventi che segue una linea che si richiude su se stessa formando, come per formare un cerchio sequenziale in cui l'inizio ricalca la fine, facendosi beffa dello squinternato quintetto di ladri improvvisati.
Media estremamente bassa per un film così coinvolgente e devertente come questo. una grande commedia, intelligente e tecnicamente ben fatta. ottima regia e splendide interpretazioni di tutti i personaggi. grande film
E'ormai risaputo che la commedia dei Coen (vista l'eccellente prova in "Prima ti sposo poi ti rovino", in cui veniva aggiornata al nostro tempo la classica sophisticated comedy degli anni 30) abbia sotto il punto di vista apparentemente esilarante lo scopo ben preciso di denuncia spudorata della nostra cinica società; e questa denuncia è resa più pungente proprio dal fatto che essa è presentata in chiave prettamente umoristica. I geniali fratelli Coen raggiungono il vertice della comicità assoluta proprio perchè essi non conservano per i loro personaggi alcun senso di compassione o simpatia; tutto è rappresentato con geniale spietatezza e distacco (nel senso buono del termine). Ciò che i Coen vogliono dimostrare è che tutto, nella nostra esistenza, è mosso inequivocabilmente dal caso, anche e soprattutto quando crediamo di tenere in mano la nostra esistenza e di gestirla a nostro piacere. Questo è quel che succede ai protagonisti del film che, credendo di approfittare della povera signora anziana per compiere il furto che hanno progettato, credono di riuscire a farla franca. Ma la realtà, come si scopre nel geniale finale, è ben diversa. L'intreccio narrativo si sviluppa abilmente e con ritmo serrato tra battute folgoranti (sebbene, a volte, inutilmente scurrili) e straordinarie prove canore. Perfetta, in tutta la sua ipocrisia, l'interpretazione "letterata" del camaleontico Tom Hanks.
Forse non sarà il miglior film della vostra vita, ma certamente non merita il dispregio citato da chi, con palato grezzo ed occhi superficiali, non ha saputo riconoscere le qualità intrinseche di questa pellicola.
Un film di tutto rispetto. Da vedere.