Si salvano esclusivamente il volto dolce della giovane laureanda e il villone minimal-chic con piacina fumante che funge da ambientazione per 3/4 del film.Per il resto,scopiazzature da Altman ('I protagonisti' e 'Pret-a-porter' su tutti) e situazioni viste e riviste in tutte le salse ('The anniversary party','Io ballo da sola' e tanti altri).Demagogico e puritano,potrebbe dunque rivelarsi un successo da noi...
Freud ha dunque scorto nella sessualità e nella famiglia il centro dei conflitti, a partire dai quali l'io si costituisce; ma famiglia e sessualità sono anche il principio della formazione della civiltà e della sua storia: la civiltà non potrebbe infatti sussistere senza una costante sottrazione di energie sessuali e una loro canalizzazione verso mete che esulano dalla sessualità, a vantaggio della comunità. in questo consiste il processo da freud chiamato di sublimazione , da cui sono dipendenti il lavoro in generale e, in particolare, la creazione artistica e l'attività intellettuale.
non penso che nel film si parlasse di questo tipo di sublimazione, ma di quella fisica. da stato solido a stato gassoso senza passare x lo stato liquido. praticamente intendeva di "far finire in fumo" la loro relazione secondo me.
cmq bel film anche se finisce male. ovvio che visto così sembra impossibile che una ragazza cambi in 3 giorni, ma bisogna vedere il senso, la ragazza cambia mentalità, non so può ogni 15minuti scrivere sullo schermo "15 giorni dopo" allora si che sarebbe palloso. w i film che danno da pensare
io l'ho trovato un film gradevole, non troppo stereotipato (avete mai visto un film dove la mamma bacia la fidanzata del proprio figlio...oppure dove il protagonista può concludere con la collega gnocca ma preferisce un rapporto "platonico"?). Secondo me vale la pena vederlo, fa pensare e riflettere (scusate se è poco). E poi ha un finale stranissimo (mi riferisco proprio alle ultime scene), di non facile interpretazione e per questo intrigante. Eppoi la protagonista è talmente gradevole che si potrebbe guardare il film anche senza l'audio...
Ho trovato Laurel Canyon fuori dagli schemi, non è collocabile in un genere specifico anche se è etichettato come "Drammatico", è una centrifuga di episodi che si susseguono e relazioni che si evolvono. La madre di Sam è totalmente atipica ed è proprio questo che rende il tutto così divertente. Alla fine del film ci si accorge di non aver visto niente di così eclatante ma il segreto di Laurel Canyon sta nello svolgimento e nella narrazione impeccabile. Il trio Bale, Beckinsale e McDormand funziona alla perfezione, per quanto riguarda la Beckinsale mi ha fatto piacere ammirarla in situazioni meno frivole alla Underworld o Whiteout, mi piacerebbe vederla più spesso in lavori del genere. Si merita un bel sette.