"kyashan" è un anime che ha segnato se non la mia infanzia, la mia adolescenza. la dura lotta di kyashan (casshern in originale), la dolce e bionda luna, armata di pistola disintegrante e di flender, il cane robot trasformabile, contro gli androidi malvagi di briking è ormai leggenda. all'interno dei circuiti di kyashan si nasconde tetsuya azuma, il figlio di uno scienziato giapponese, che ha sacrificato la sua umanità per combattere i malvagi. ciclopiche battaglie che si svolgono spesso in villaggi desolati e semi-distrutti, fanno da sfondo ad una storia romantica fra l'androide e la ragazza che lo accompagna. gli androidi briking, barashin, sagure e akubo si ribellano all'uomo e decidono di conquistare la terra costruendo un esercito di robot. briking, caricatura di un gerarca nazista, non si ferma davanti a nulla pur di raggiungere il suo scopo, comanda le sue truppe che marciano come saldati, distruggendo ogni cosa. e' freddo, calcolatore, anche se ha solo dei riguardi verso un cigno robot di nome swani. ciò che l'androide non sa è che, all'interno di swani, l'astuto dottor azuma ha nascosto la coscienza di sua moglie midori (la madre di kyashan) che, ogni notte, vola ad avvisare l'eroico figlio dei piani degli androidi. la storia di kyashan si divide in due parti: quella dove si spaccia per un ragazzo con superpoteri ed è acclamato dagli umani e quella dove gli umani sono a conoscienza della sua natura di androide (mitica la frase di un ragazzino deluso che esclma: "allora kyashan è solo un androide che ha litigato con altri androidi!"). naturalmente, i veri colpi di scena si trovano tutti nella seconda parte dell'anime, quando l'eroe è bistrattato dagli umani. la parte più amata dal pubblico è quando kyashan combatte, assieme al robotico flender, e annienta decine e decine di robot a colpi di karate. naturalmente, l'eroe non è invincibile, perché ogni notte diventa cieco e deve ricaricare le energie (se non ci fosse luna assieme a lui, kyashan sarebbe un androide finito, perché potrebbe essere non solo distrutto dagli accoliti di briking, ma anche venduto dagli umani che si sentono traditi dal ragazzo-androide). divertenti i quattro androidi malvagi che cercano di simulare una vita da umani, pur essendo fatti di circuiti e microprocessori. un anime degli anni'70 che è sempre un piacere guardare. drammatico e dinamico al punto giusto, "kyashan" è un serial amato non solo dagli amanti del genere fantascientifico, ma anche dalle ragazze, perché attirate dalla storia d'amore di luna e testsuya.
Che cosa dire? Sicuramente una delle migliori produzioni di sempre della Tatsunoko, che nel corso degli anni ci ha regalato i vari Tekkaman, Polimar, Godam, Judo boy, e l'esilarante serie della Time Bokam tanto per citarne alcune.
Kyashan vaga per un mondo annerito dalla morte e dalla distruzione, flagellata da androidi che sono, in un certo senso, la versione distorta dei propri creatori e nutrono ambizioni del tutto simili alle loro.
Poesia che non scade mai nel banale e nel retorico, profonde riflessioni sulla natura umana che non divengono mai eccessive e pesanti.
L'animazione? Ne vogliamo parlare?
Semplicemente superba e anche oggi non sfigura di certo.
Il design poi è a mio avviso il perfetto esempio di ciò che un grande autore come Shingo Araki ha definito Bikei: il bello nelle immagini; eleganti, aggrazziate, persino i robot nemici hanno qualcosa di affascinante.
Vi è capitato di vedere il live movie? Allora purgatevi da quel sacco di sudiciume con un paio di episodi del vero Kyashan.
Se non lo avete visto, evitatelo come la peste.
Parlare di schifizza è poco: è un insulto alla serie animata!
Chiassà se esiste una raccolta (anche online) della serie di Kyashan. Sarebbe un epico salto nel passato per far riaffiorare le emozioni di allora. Le vacanze estive, i giochi con gli amici, insomma l'infanzia spensierata ma riflessiva dei ragazzi deli anni 70.
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(10/10)
