Era da un po' che stavo pensando a quale film fare vedere ai miei studenti sul rapporto uomo-natura. Volevo trovare qualcosa di veramente significativo. Ho rivisto questo film dopo anni e ho deciso che sarà questo: sono convinta che ragazzi di 15 anni lo apprezzeranno, lo troveranno illuminante per quel senso di profondo rispetto che fa nascere attraverso la bellezza delle immagini e la profondità di alcune frasi. Riguarda sì il rapporto uomo-natura, ma anche il cambiamento del cuore umano quando incontra l'amore trasformante, quello che ti fa finalmente intravedere fin dove sei sceso, fino a quanto ti sei allontanato da te stesso, ti fa capire che hai dimenticato i tuoi veri sogni, ma che li hai lì, ancora a portata di mano e puoi ancora realizzarli, e non da solo. Fa capire che quanto di bello hai scoperto nella vita va preservato, occorre lottare per conseguirlo ed è importante condividerlo con altri. La trasformazione del protagonista e la sua capacità di entrare con rispetto in contatto con le anime altrui è commovente.
E' la celebrazione di un uomo che seguendo le orme dei suoi sogni più recondidi, matura una esperienza di vita talmente profonda capace di incarnarlo in un personaggio divenuto profeta e messaggero di valori profondi e attuali. E' manifesta e condivisa la sua completa metamorfosi che ci fa comprendere come l'amore per la Madre Terra non è una antitesi culturale o di razza, bensì un principio da condividere per il benessere di ogni uomo. Non servono effetti speciali nè crude scenografie per far comprendere allo spettatore la spregiudicatezza sistematica con la quale si finisce per sterminare una specie per il mero profitto o un presunto benessere. Ogni azione, ogni scena hanno il loro giusto peso emotivo evitando di cadere nella retorica, come è facile prevedere trattando queste tematiche. Concludendo, mi chiedo come mai una pellicola, con contenuti ed esiti profondi, sia stata così poco diffusa e pubblicizzata finendo per essere anche poco conosciuta?
Fa parte di un genere di films che...apparentemente-falsamente e retoricamente apprezza la maggior parte degli spettatori. ma che in realtà viene accuratamente evitato, magari per vedere "matrix" (sangue,effetti speciali,falsità di ogni genere e violenza onnipresente). un film come "grey owl" è scomodo forse per troppa gente, la quale non riesce ad accettare nell'essenza che: "noi uomini, siamo i figli della terra". siamo quindi noi ad avere bisogno di essa, non la terra di noi (non a caso uso le maiuscole per la terra -come madre-).
siamo usciti (quasi) "tutti" fuori dalle righe, ogni cosa sembra essere in funzione nostra, ci siamo autoeletti: prediletti e favoriti...!!! da chi..?? e a chi...??? e, procediamo con la nostra sfrenata marcia, senza renderci (forse) conto che stiamo uccidendo ed estinguendo...tutto. registi e produttori dovrebbero incrementare la produzione e divulgazione di questo genere di films, per contribuire a rieducare l'umanità ed a salvare il pianeta.
Ho visto per caso questo film e mi ha colpito molto. Nella apparente semplicità il protagonista trasmette messaggi profondi. E' un film sulla natura si, ma anche sulla natura umana e la sua complessità: "un uomo diventa ciò che sogna". Questa biografia mette in meritata luce un personaggio dimenticato, eppure così attuale e "ricco" che è veramente sorprendente. Pierce Brosnan fuori da 007 non sbaglia una scelta, ho visto da poco il "sarto di Panama" che non conoscevo. Complimenti
Che questo piccolo gioiello sia sconosciuto lo si capisce anche dal numero di opinioni che ha su questo sito. Un film autenticamente naturista ed ecologista, nel senso più vero e nobile di questi termini. Riesce ad educare lo spettatore mantenendo viva la sua attenzione per tutta la durata del film. Non è un film sugli indiani, ma sul rapporto dell'uomo con la natura e con il suo prossimo. Sceneggiatura, dialoghi, fotografia: tutto molto ben curato, credibile, di impatto. Personalmente un film che amo rivedere spesso.