Pessimo film, rutilante e quasi impazzita nel suo volteggiare mistico senza senso, tanto da aver fatto perdere il filo logico perfino a regista e sceneggiatori.
Connery da dimenticare.
è un film fantastico, ricco di spuntiper meditare sulla nostra tùdirei breve esistenza e sul nostro "diritto" all'immortalità, ma è anche per chi non vuole invischirasi più di tanto nella filosofia un gradevole film di avvenuta/fantasy, che rende l'idea di come si possa fare ottima cinema cion pochi dollari alla faccia dei mega budget dei vari Harry Poter o Guerre Stellari. godetevelo!!
Un film assolutamente da non perdere, un capolavoro della fantascienza con tanti momenti di riflessione. Anche se datato il film è staordinariamente attuale, La società ricca e potente si isola completamente dalla feccia, povera, sporca e miserabile. Ma la forza vitale, che nasce dalla rabbia e dell'istinto di sopravvivenza, scorre nelle vene degli emarginati che distruggono la società dei decadenti immortali insieme ai loro castelli (Vortex). Se vi aspettate la classica americanata ricca di ...nulla non guardate questo film.
Un classico della fantascienza. Un cult. Per chi come me ha amato leggere e non solo vedere la fantascienza, per chi ha amato Il Pianeta Proibito del 1956, questo film non sarà mai dimenticato. Se qualcuno ha una certa conoscenza di film di fantascienza non solo recenti, ma anche d'epoca, e se ci sono lettori di Urania, mi capirete! E se questo film è per me stupendo, altrettanto stupendo è 2022: I sopravvissuti (soylent green). Da vedere , ma soprattutto da capire. Perchè i film non van solo visti, ma riflettuti.
non ci sono tante parole per descrivere questo film... fintamente filosofico, in realtà non dice nulla... scene troppo lunghe che non hanno un senso logico, bensì rendono noiosa e davvero pesante la narrazione.
Ma poi, la narrazione di che?
Unica nota positiva: Charlotte Rampling
Trailer italiano (it) per Le otto montagne (2022), un film di Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi.