Inizia tutto bene...apparentemente. mi ha annoiato un bel po all inizio con queste personcine banali che parlano di inezie legate ai riti e alla conformità. Mi ha amareggiato parecchio alla fine..per non dire che mi ha intristito davvero. Amarissimo
Questo film l'ho visto x la 1° volta l'anno scorso e devo dire che è veramente divertente, umoristico e amaro allo stesso tempo. Uno scacciapensieri fatto molto bene, lo consiglio!!
Guardando questo film, non si può ignorare che spesso la finzione cinematografica viene a miscelarsi perfettamente con la realtà delle cose.Dall'inizio del film, il grande Monicelli gioca molto su quelli che sono i sentimenti della gente "comune": il Natale tutti insieme,l'affetto tra parenti, l'amore per i nonni.
Ma in seguito, ecco che traspare la vera natura umana fatta di intrighi, rancori ed invidie.
Film molto molto interessante anche se ogni volta che lo vedo, mi rimane un non so chè di tristezza ed amarezza!
Ora più che mai, vivendo in una società che guarda sempre più all'apparenza, e che se ne frega di tutto e di tutti, questo film ci riporta tutti quanti a vedere il marcio che è dentro di noi.
Chi, non si ritrova almeno in uno di quei personaggi caratterizzati così bene?
Il più candido di noi, perlomeno si riconosce in quello che si annoia a queste riunioni familiari che, il più delle volte hanno solo carattere di "obbligo".
Per una donna, specialmente, che si sente in dovere tutti gli anni di farsi dei "mazzi" esagerati per accontentare tutti e, dopo l'abbuffata, si ritrova la cucina da riordinare e la casa invasa da tante oloturie ripiene di cibo, sonnolenza, noie e frustrazioni varie?
Questo per citare solo uno degli aspetti ......
L'ho visto, rivisto e, penso di rivederlo ancora.
Grande Monicelli ......... i valori e non valori dell' "UOMO", purtroppo sono sempre gli stessi.
Questo film riesce a cogliere ciò che è la verità nell'uomo: la menzogna. Una semplice contraddizione... ci vuole poco a mentire, a tradire, a far soffrire. Ci vuole molto poco. Questo aspetto è sottolineato dal bravissimo Monicelli che, attraverso i suoi personaggi, riesce a trasmetterci una realtà che viviamo continuamente, spesso senza neanche accorgercene. Nella prima metà del film, ci si riconosce negli attori, nell'affetto familiare, nella situazione stessa del ritorno al paesino di montagna, in abruzzo, dove c'è la nonna, il nonno, la neve, la vita di vacanza. Il cenone, la messa di Mezzanotte, l'albero, il presepe, le tagliatelle, il pesce per secondo, il capitone, i vicini di casa, la festa e l'affetto. Nella seconda parte, invece, capiamo che la prima parte non è altro che una "copertura" di ciò che in realtà siamo... e gli avvenimenti sono portati, si può veramente dire, all'estremo. Ciò è non fa altro che formare un capolavoro della storia del cinema italiano, una commedia, seppur amara, ma che non perde i requisiti della commedia stessa, in cui si intravede un contrasto tra uno dei periodi migliori dell'anno, il Natale, ed una "strage" familiare dovuta ad una semplice richiesta di aiuto.
Ed è bellissimo, per me, passare sotto quella finestra, guardarla e ricordare la scena in cui esplode, facendomi comparire sul viso quel sorrisetto un po' trasgressore che ride su quelle che, purtroppo, sono le vere vicende della vita.