Massimo rispetto per le opinioni di tutti ma un film così con media 2,5 mi ha lasciato un po' basito. Non saremo tutti Gillo Pontecorvo ma una critica un po' costruttiva l'ho letta solo nel primo intervento...gli altri potevano motivarle un po' meglio. Veniamo al film: a me è piaciuto. Non è il classico film "algido" sui sentimenti cuore amore etc etc qui troviamo un frizzante entusiasmo giovanile (impersonato sicuramente da Carole) che coinvolge e stravolge una coppia 50enne con figli. Bella la fotografia e le location, Isabelle Carrè "oca" il punto giusto (memorabili i suoi abitini a pois), molto brava la Baye (la vera protagonista, secondo me, del film) e curioso il commento musicale con coro a-cappella. Tradimento e redenzione (ne abbiamo visti tanti di film sull'argomento) in questo caso restano un po' sospesi, forse volutamente i personaggi alla fine rimangono soli, con il coro che lentamente fa scemare la propria voce. Non so chi abbia visto Rohmer qui dentro forse c'e' qualcosa che può assomigliare ai racconti (primavera,autunno sicuramente) ma qui c'e' in più una regia giovanile, frizzante e anche ironica (il coretto sui borghesi co***oncelli) che maschera cmq la "tragedia" del tradimento. 8 pieno
Film piatto, noioso e banale, è inutile voler fare un film alla Romher se non sei Romher. Patetica la trovata del coro. Una stella per la fotografia, discreta.
è bruttissimo". Uno spettatore che usciva dal cinema mi ha detto questo, mentre io e la mia ragazza ci apprestavamo ad entrare. In situazioni del genere rimani un pò disorientato ma anche enormemente incuriosito.
Alla fine della proiezione ci siamo sentiti di solidarizzare con lo spettatore che ci aveva avvisato.
Banale ed inconsistente. Pensavamo si trattasse di un film simile ai piccoli gioiellini di Rohmer oppure "Il gusto degli altri" o "Una relazione privata", film molto apprezzati sia da critica e pubblico, invece ci si trova davanti ad una piatta sceneggiatura in cui schermaglie amorose, tradimenti ed intrecci psicologici sono mescolati in maniera alquanto discutibile, condita da insensatezze come quella del rapinatore "cinese" in casa e dall'insopportabile coro polifonico che in altri casi si sarebbe apprezzato di più.
Un peccato, ma se si deve scegliere una pellicola per andare al cinema, per vedere qualcosa che ti faccia riflettere, meglio dirottare su qualcos'altro.
Faccio anch'io come lo spettatore premuroso che me lo sconsigliava. :-)