Sicuramente non è il film meglio riuscito di Carlo però tutto sommato si ride in più di un'occasione anche se la trama non è obiettivamente un granchè! Regina Orioli mi è molto simpatica come attrice perchè ha sempre quest'aria skazzata, come in Ovosodo, che mi piace troppo! Consigliato agli estimatori del grande Verdone!
Verdone chiude i suoi anni '90 in tono minore, proponendosi in questa pellicola con un personaggio un po' lontano dalle sue corde: dai panni del perdente di buon cuore eccolo tramutarsi in un inguaribile bullaccio di periferia, senza ideali e valori, disonesto, bugiardo ma tuttavia simpatico. Più che un film è un insieme di episodi privi di continuità: tipico sintomo di una carenza di idee. Buon successo di pubblico, più che altro in virtù di una poderosa campagna pubblicitaria. Comunque qui si chiude un'era, forse rimpianta da non pochi verdoniani: quella del Carletto nazionale in versione borgatara e pecoreccia
Molti film di verdone mi sono piaciuti,anche parecchio("al lupo, al lupo" oppure "l'amore è eterno finchè dura") ,questo proprio no!perchè? ci sono più ragioni:una è che ripropone un personaggio già abbondantemente sfruttato in passato,il bullo romano, senza la stessa efficacia.poi,la sceneggitura non è all'altezza di altre di carlo: in più punti "fa acqua", dimostrando come sia difficile far reggere un intero film al protagonista suddetto.escludendo un paio di scene davvero divertenti, il resto della pellicola è deludente, sotto tutti i punti di vista.peccato per verdone, che qui non è riuscito a resistere alla tentazione di rifare(peggio di una volta) se stesso.
Lo smalto verdastro si è perso, peccato: carletto aveva iniziato alla grande. però con "c'era un cinese in coma" ha dato ancora segni di vita...speriamo bene!