quando l'ho visto la prima volta non solo sono rimasta colpita dalla scenografia,la bellezza e la bravura della protagonista ma soprattutto dalla storia di queste concubine e della loro vita quotidiana...L'aspetto che più mi inquietava era il non poter vedere il padrone di casa, e ciò mi dava l'impressione che fosse un essere viscido. Il film ha ripreso molto fedelmente la condizione di vita di queste donne e se a tratti può sembrare troppo lungo io l'ho trovato molto bello.
Ciao a tutti,
vorrei consigliare a tutti la visione di questo film. La regia è davvero ben curata, la fotografia e il montaggio pure. La trama è semplice, lineare, ma affatto scontata. Insomma da non perdere!
Il voto è 10 senza discussioni. La regia è precisa, geometrica, i dialoghi essenziali,le musiche bellissime. Credo che la visione di questo film risulti toccante per ogni donna in quanto tale ma anche per ogni uomo, perchè non ha senso "possedere" qualcuno, senza considerarne l'umanità.
Inizialmente la quarta moglie sembra abbia tutte le caratteristiche per sovvertire l'annichilente microcosmo di casa Chen e metaforicamente l'intero sistema ma ne cade vittima anche lei...l'unica soluzione, escludendo la morte, è la follia.
"Lanterne rosse" è già a tutti gli effetti il film capolavoro di Zhang Yimou nonostante i successivi e bellissimi "Hero", "La foresta dei pugnali volanti" e "La città proibita". La pellicola è una continua sorpresa e meraviglia, questo uno dei suoi punti di forza, sia perché non è prevedibile, sia perché lo sviluppo della narrazione e la messa in scena sono perfetti ed in un equilibrato crescendo, senza probabilmente un attimo di stanca.
La trama è semplice e lineare e si sviluppa con estrema chiarezza in un crescendo di ritmo e tensione. Tutta la messa in scena è maestosa e sontuosa, dalle lanterne, passando per gli arredi delle case delle quattro signore fino ai costumi. Per questo ed altri motivi attinenti alla narrazione, "Lanterne rosse" è un melodramma ben fatto, raffinato, affascinante e suggestivo. Ovviamente anche la sceneggiatura risulta essere un buon lavoro ed i dialoghi sono scarni ma efficacissimi; come se non bastasse la fotografia ha creato immagini splendide e molto raffinate.
Mattatrice ed elemento trainante dell'opera è senza dubbio anche la stupenda Gong Li, splendida ventiseienne al suo secondo film, ma già grande ed intensa.
Film rigoroso, asciutto, impressionante ed emozionante che cattura e stupisce sorprendentemente lo spettatore.
lo so che quello che sto per scrivere non è una critica cinematografica..premesso che è un film che da moltissimo sotto tutti i punti di vista regia e attori..ma il tema della condizione femminile è molto attuale e non lo confinerei in cina..certi fenomeni in misura minore non "legalizzata" e occulta ci sono anche qui da noi..donne ancora non libere o uomini che non "crescono" mai da certi modelli?