In un mondo chiuso e autoreferenziale, fatto di riti immutabili e con la costante e opprimente presenza del 'padrone' che, con autorità assoluta, regola e decide della vita delle persone che abitano questo microcosmo. Può un essere umano vivere serenamente in queste condizioni? non può, e infatti ognuna delle quattro mogli ha adottato una strategia diversa per sopravvivere. La più intelligente ha un rifiuto inconscio per il suo ruolo di 'quarta signora', trascina alla morte la povera serva Ya e la 'terza signora', mette in piedi la commedia autodistruttiva della gravidanza e, alla fine, si rifugia nella pazzia. Capolavoro assoluto di psicologia, regia e fotografia.
nonostante odio i film troppo lenti..devo dire che questo ti coinvolge fino a tal punto che non ti accorgi nemmeno della lentezza del film.Descrive una ambientazione e cose sconosciute alla nostra cultura occidentale.
"Lanterne rosse" è già a tutti gli effetti il film capolavoro di Zhang Yimou nonostante i successivi e bellissimi "Hero", "La foresta dei pugnali volanti" e "La città proibita". La pellicola è una continua sorpresa e meraviglia, questo uno dei suoi punti di forza, sia perché non è prevedibile, sia perché lo sviluppo della narrazione e la messa in scena sono perfetti ed in un equilibrato crescendo, senza probabilmente un attimo di stanca.
La trama è semplice e lineare e si sviluppa con estrema chiarezza in un crescendo di ritmo e tensione. Tutta la messa in scena è maestosa e sontuosa, dalle lanterne, passando per gli arredi delle case delle quattro signore fino ai costumi. Per questo ed altri motivi attinenti alla narrazione, "Lanterne rosse" è un melodramma ben fatto, raffinato, affascinante e suggestivo. Ovviamente anche la sceneggiatura risulta essere un buon lavoro ed i dialoghi sono scarni ma efficacissimi; come se non bastasse la fotografia ha creato immagini splendide e molto raffinate.
Mattatrice ed elemento trainante dell'opera è senza dubbio anche la stupenda Gong Li, splendida ventiseienne al suo secondo film, ma già grande ed intensa.
Film rigoroso, asciutto, impressionante ed emozionante che cattura e stupisce sorprendentemente lo spettatore.
Il voto è 10 senza discussioni. La regia è precisa, geometrica, i dialoghi essenziali,le musiche bellissime. Credo che la visione di questo film risulti toccante per ogni donna in quanto tale ma anche per ogni uomo, perchè non ha senso "possedere" qualcuno, senza considerarne l'umanità.
Inizialmente la quarta moglie sembra abbia tutte le caratteristiche per sovvertire l'annichilente microcosmo di casa Chen e metaforicamente l'intero sistema ma ne cade vittima anche lei...l'unica soluzione, escludendo la morte, è la follia.
Dopo aver visto sul grande schermo MeMOrie di una geisha dell'americanissimo Rob Marshall, mi chiedevo chi fosse la splendida e repressa Hatsumomo.
Ebbene signori ho scoperto Gong Li attraverso quel film e da quel giorno l ho amata.
L'unica vera grande attrice cinese che grazie alla sua fisicità prorompente e al suo sguardo, dimostrante una grande personalità, si è imposta all attenzione del grande pubblico.
Tornando al film in questione, ritengo sia un vero capolavoro e una pellicola capace di rappresentare una facciata ahimè tragica della storica Cina.
I primi minuti sono un pò lenti ma ci fanno perfettamente entrare nella condizione di Sonia e della sua apatia. Il film è dominato da donne, donne di grande forza, capaci di tutto pur di ottenere le lanterne rosse del titolo accese per una notte. Sonia è un'illusa presuntuosa che pensa di imporsi alle attenzioni del padrone attraverso l'inganno. In realtà è un'ingenua, la sua giovane età non le permette di realizzare consciamente cos è la vita di una concubina. Cosi saranno personaggi a lei affini e lei stessa a pagare per la sua presunzione .
Una storia avvincente che emoziona fino alla commozione. Abiti e scenografia meravigliosi.
Assolutamente da non perdere.
Trailer italiano (it) per Giselle (Dutch National Ballet) (2023), un film di Marius Petipa, Jean Coralli, Jules Perrot con Olga Smirnova, Jacopo Tissi,.